giovedì 31 luglio 2008

Energia e fonti rinnovabili: la ricerca è indispensabile

Al palo, senza ricerca

L'Italia continua a perdere competitività. Si deve investire in tecnologie per migliorare l'efficienza energetica e nella diversificazione delle fonti
L'Italia deve puntare sul rinnovamento tecnologico: con gli attuali finanziamenti nel campo Ricerca e Sviluppo, gli obiettivi posti dall'Europa non sono raggiungibili.
E alle questioni dell'approvvigionamento, della sicurezza e del costo dell'energia si deve rispondere con un miglioramento dell'efficienza e con la promozione di tutte le tecnologie a emissione zero. Nucleare compreso.
Questa l'opinione dell'Enea, che ha presentato oggi a Roma il Rapporto energia e ambiente 2007.
La spesa pubblica nella ricerca in campo energetico è in picchiata dal 2001. Saremo costretti a incentivare le fonti rinnovabili, importare nuove tecnologie e pagare per il mancato rispetto degli
impegni di Kyoto. Costi senza benefici, perché l'Italia non sta investendo in ricerca, continuando a perdere competitività, soprattutto rispetto a paesi come Germania e Regno Unito. Altro scotto da pagare, quello sul piano ambientale.
continua >>> l'articolo pubblicato su Galileo
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Tutto l'IT verso il solare
In sintesi
I grossi nomi della tecnologia stanno assumendo un ruolo sempre più attivo nello sviluppo del solare. Un ruolo che è connaturato alle proprie esigenze, e che non potrà che crescere. Ma ci vorrà tempo

Gli occhi degli osservatori dentro e fuori dalla rete sono puntati sulla rotta intrapresa da alcuni dei maggiori giganti della tecnologia, le cui intenzioni sembrano proprio quelle di voler sterzare con decisione verso le tecnologie per la trasformazione dell'energia solare, o comunque verso i nuovi processi legati alla produzione energetica a minor impatto ambientale, quella che lascia da parte i combustibili fossili tradizionali.
E sono proprio le semiconductor company, le industrie che dispongono di tecnologie avanzatissime per il trattamento del silicio, ad essere particolarmente interessate a virare verso quel settore di mercato, ancora oggi di nicchia. Secondo Rhone Resch, responsabile della Solar Energy Industries Association (SEIA), "virtualmente ogni chipmaker sta soppesando un ruolo nel solare", mentre "a Silicon Valley è in atto la classica corsa campestre", dice T.J. Rogers,
presidente di Cypress Semiconductor, azienda che possiede il 56 per cento di SunPower. Una corsa campestre il cui premio spetterebbe a chi primo arriva di prepotenza sul mercato, con una tecnologia energetica solare (o altro settore di carattere decisamente ecologico) rivoluzionaria, più efficiente che mai, meno costosa di tutto quanto fabbricato sinora e il meno inquinante possibile. Un basso impatto ed un'alta resa legati a concetti, già al solo elencarli, difficili da conciliare.
USA Today ad esempio elenca i "favoriti" della gara verso le energie alternative: IBM, Intel e National Semiconductor. E mentre IBM lavora a sistemi che amplificano la resa di 10 volte, Intel investe 38 milioni di dollari in Sulfurcell, garantendo così continuità industriale al recente spinup del proprio stesso settore specializzato, una corsa che i due colossi hanno già intrapreso da qualche tempo. A cui si aggiunge National, che fa tesoro della propria esperienza in altri settori e, nella produzione di energia dal sole, cerca di minimizzare le perdite di resa energetica dovute all'ombra.
Spulciando di qua e di là tra i nomi più promettenti del settore, poi, è facile scoprire che aziende come Nanosolar, che puntano a trasformare il solare in fogli nanotecnologici ultraduttili ed economici (foto a lato), sono sostenute finanziariamente da giganti della rete, da eBay a Juniper, e della tecnologia, come SAP e Red Hat.
continua >>> l'articolo di Marco Valerio Principato pubblicato su Punto Informatico
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Si inaugura ad Offida un impianto fotovoltaico da 1 MWatt

Sabato 2 2gosto alle ore 18 in località Rovecciano ad Offida verrà inaugurato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
Un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica verrà inaugurato il prossimo 2 agosto a Rovecciano di Offida, l'appuntamento è per le ore 18.Si tratta di un impianto ad inseguimento solare che si sviluppa su una superficie di circa 5 ettari, della potenzialità complessiva di 1 MW con una produzione annua di circa 1.800 MWh.
L’impianto è stato progettato e realizzato dalla società Energie Offida S.r.L., una società a totale partecipazione del Comune di Offida che nel territorio comunale gestisce tutto il servizio di distribuzione di energia elettrica.Esso ha avuto un costo complessivo di circa € 6.600.000,00 ed è assistito dal contributo in conto energia del Ministero dello Sviluppo Economico.
continua >>> l'articolo pubblicato su Il Quotidiano della Provincia di Ascoli Piceno
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cheyenne

martedì 29 luglio 2008

"certificate.exe" e nuovi phishing kit: le frodi online si evolvono

Nuove modalità per catturare le credenziali degli utenti ignari e semplici kit per l’archiviazione e gestione dei dai rubati: ecco le nuove frontiere del phishing

Lavora nel sommerso e in silenzio. Per questo si tendono a dimenticare la minaccia e il pericolo rappresentati dal phishing, uno dei crimini tecnologici più innovativi, sofisticati e organizzati dei nostri tempi.
In realtà la frode online è un’attività in continua crescita. Secondo i dati recentemente rilasciati dall’Antifraud Command Center (AFCC) di RSA, la divisione di sicurezza di EMC, relativi agli ultimi due mesi, il phishing è in sensibile aumento: 209 attacchi mensili che hanno colpito in media 30 nuovi istituti finanziari (contro i 20 del mese precedente). A livello mondiale i frodatori non risparmiano nessun paese: uno dei casi più interessanti è la terza posizione nella “lista nera” del Brasile (9%), che dall’inizio dell’anno ha visto crescere in modo esponenziale il numero degli attacchi. Gli Stati Uniti – con il 53% - si confermano, per il diciassettesimo mese consecutivo, il paese più colpito dalle frodi online, mentre l’UK mantiene ben saldo il secondo posto con l’11%. L’Italia è uno dei paesi in cui la percentuale è in costante aumento: attualmente è attestata al 6% e in termini numerici si traduce in 10 istituti finanziari colpiti da 649 attacchi nel solo mese di Giugno.
Il costante incremento degli attacchi conferma che il phishing è un fenomeno in evoluzione e a favorirne lo sviluppo contribuiscono tecniche sempre più sofisticate per adescare potenziali vittime e lo studio di modalità che consentono di semplificare l’azione di furto.
Attenzione al “certificate.exe”
continua >>> l'articolo pubblicato su Data Manager
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cheyenne

La GdF racconta una truffa: "Confessioni di un pisher"

CONFESSIONI DI UN PHISHER
di Davide Mancini

10 Ottobre 2008, una data decisamente importante per Nicola Roman Ovidiu Ionut.
E’ questo il nome del ragazzo rumeno di ventidue anni che quel giorno si troverà seduto, suo malgrado, davanti alla Corte Federale di Bridgeport, nel Connecticut.

La giuria deciderà quale pena comminare al giovane per aver frodato diversi enti finanziari e creditizi ed i loro clienti e per aver commesso vari altri crimini di natura prettamente informatica.
Il rischio è quello di trascorrere i prossimi cinque anni in gattabuia e dover sborsare la ragguardevole somma di 250.000 dollari.
La vicenda giudiziaria ha avuto inizio quando venne spiccato un mandato di cattura internazionale a suo carico.
A seguito di ciò, nel mese di Luglio dello scorso anno veniva individuato in Bulgaria ed quindi arrestato.
Dopo tre mesi veniva concessa l’estradizione verso gli Stati Uniti d’America.
A Gennaio, ascoltato dalla Corte che presto lo giudicherà, ha confessato di aver preso parte ad una complessa attività di phishing unitamente ad altri sei compari.

Le vittime prese di mira sono state PayPal, Capital One, Citibank, JPMorgan Chase, Comerica Bank, LaSalle Bank, US Bank, Wells Fargo e la People's Bank.

La truffa ha avuto inizio con una e-mail che avvisava gli utenti che il loro conto on-line presso il proprio istituto di credito sarebbe stato temporaneamente reso inaccessibile a causa di un aggiornamento dei sistemi.
Contestualmente l’organizzazione metteva sotto scacco il sito web della banca con un attacco Denial-of-Service, che, mediante le ripetute e costanti connessioni, riusciva a mandare in tilt il server.
Tale strategia garantiva la possibilità di fugare ogni sorta di dubbio che avrebbe potuto assalire un eventuale e-correntista, che, magari per eccesso di zelo, collegandosi alla risorsa, avrebbe avuto modo di riscontrarne l’effettiva indisponibilità.
continua >>> l'articolo dell'Ispettore Davide Mancini pubblicato su Data Manager
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cheyenne

[up] 2008 anno europeo del dialogo interculturale




Una sola "amarissima" aggiunta all'opinione già espressa a maggio: "ero straniero e mi avete accolto .."

cheyenne

lunedì 28 luglio 2008

Superamento del Digital Divide: segnalazioni

Continua su tecnopolis-hi il piccolo servizio di segnalazioni di realtà "virtuose" in investimenti infrastrutturali . Ove, cioè le Istituzioni (Regioni, Province, Comuni) tentano anche soluzioni alternative al divario digitale in Italia che - oggettivamente - è un freno allo sviluppo economico-produttivo e sociale del territorio.

A Chamois arriva la banda larga
Manca la strada, ma i cittadini possono comunicare con la Rete
Il comune di Chamois ha dotato tutte le frazioni del territorio dell’accesso a internet veloce attraverso la tecnologia wireless, grazie al progetto comunitario "Bleu Med". All’iniziativa, svoltasi tra il 2006 e il 2008, hanno partecipato anche Grecia, Malta e Spagna, come partner, e la provincia di Imperia, come capofila. Il progetto, i cui risultati saranno presentati mercoledì prossimo a Chamois, ha avuto come obiettivi la connessione internet e la diffusione di servizi a banda larga in territori particolarmente isolati morfologicamente, oltre che la diffusione della cultura digitale attraverso la formazione diretta dei cittadini.
continua >>> l'articolo pubblicato su La Stampa
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A Bra la rete è Wifi
Coperte piazze e vie centrali della città piemontese con connessioni gratuite

Tutte le piazze del centro cittadino coperte, così come alcune delle principali vie. Bra ha concluso il primo passo della copertura delle aree all'aperto del suo centro storico con la rete Wi-Fi, che permette connessioni internet senza fili utilizzando tecnologia con rete “a maglie”. Notevole l'interesse da parte della cittadinanza, con oltre trecento utenti registrati ed attivi.

L'iniziativa, promossa dall'Ascom Bra e dal centro commerciale naturale “La Zizzola” in collaborazione con l'Amministrazione comunale, permette una connessione gratuita ventiquattro ore su ventiquattro al giorno nell'utilizzo dei servizi di navigazione web, posta elettronica e telefonia via internet, con la sola esclusione dei servizi di file sharing ad una velocità di 4 Mbs.
continua >>> l'articolo pubblicato sul Network I-Dome
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cheyenne

Academic Entrepreneurs Award 2008: premiata l'iniziativa

Premiata l'iniziativa


Un’indagine dei rapporti tra scienziati e manager evidenzia le principali difficoltà nel mettere a frutto le buone idee. E intanto una serie di grandi compagnie mette in palio un riconoscimento
Instaurare collaborazioni fruttuose tra università e industrie è arduo a livello planetario, ma in Europa il muro tra queste due realtà è spesso insormontabile. È il “paradosso europeo”: le idee innovative e originali che nascono nei laboratori di ricerca dell’Ue finiscono per essere sfruttate da industrie del mercato asiatico o americano. Una soluzione concreta giunge dal primo programma pan-europeo, varato il 10 giugno scorso con lo scopo di incentivare la cooperazione tra aziende e università. Il progetto è promosso da una serie di grandi compagnie (Amgen, Microsoft, Procter & Gamble, Vinnova, Johnson & Johnson Pharmaceutical Research and Development e The Wellcome Trust) che hanno unito le forze per istituire il Premio per gli Imprenditori Accademici 2008 (Academic Entrepreneurs Award 2008). Tra i campi interessati ci sono le scienze della vita, la tecnologia dell’informazione, la chimica dei materiali e l’energia rinnovabile.
Un secondo contributo arriva grazie a un’inchiesta on line avviata da Science-Business il 13 luglio, che mette in luce, dopo la prima settimana di raccolta dati telematica, le maggiori difficoltà di comunicazione tra scienza e business. I primi risultati di questa inchiesta online hanno coinvolto gli iscritti al “Euroscience Open Forum”, il più importante congresso multidisciplinare dei ricercatori europei, tenutosi recentemente a Barcellona.
continua >>> l'articolo pubblicato su Galileo
cheyenne

venerdì 25 luglio 2008

MINCHIA, SIGNOR UTENTE!

Una ricerca di Forrester Consulting mette in evidenza i rischi associati alle e-mail, ai blog e ai sistemi di messaggistica istantanea per la diffusione di dati “confidential”.
A cura del Colonnello Umberto Rapetto, Comandante del GAT - Nucleo Speciale Frodi Telematiche Comando Unita' Speciali della Guardia di Finanza.

Minchia! E l’esclamazione è persino blanda per descrivere la stupefatta constatazione di qualche minuto fa, quando ho finito di scorrere rapidamente il survey della Forrester Consulting sulla sicurezza della posta elettronica e sui rischi derivanti dalla permeabilità della moderna messaggistica digitale.
Il documento, appena pubblicato, getta nello sconforto anche i più navigati esperti e lascia esterrefatti anche quelli che – come il replicante Roy nei fotogrammi di Blade Runner – hanno “visto cose che voi umani non potreste neppure immaginarvi”.

Non c’è bisogno di “navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione” e nemmeno di “raggi beta balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser” per restare annichiliti, ma è sufficiente prendere atto del catastrofico esito della ricerca che ha coinvolto 301 “e-mail decision makers” ossia un vero e proprio battaglione di manager avvezzi a veicolare informazioni attraverso Internet o altri sistemi evoluti. I soggetti – il cui comportamento è stato passato ai raggi X – sono stati selezionati tra personaggi di spicco di aziende statunitensi con almeno 100 dipendenti. A far due conti a spanne almeno il 44% di loro ha dovuto ammettere di aver condotto – solo lo scorso anno – indagini per disavventure derivate da violazioni del segreto industriale o commerciale andate a segno sfruttando buchi procedurali nei sistemi di e-mail o instant messaging. La situazione è grave: il 23% del campione considerato ha confessato che gli affari hanno fortemente risentito degli incidenti in questione.

Se non si è ancora sufficientemente terrorizzati basta proseguire nella lettura di un report che ricorda uno dei più drammatici bollettini di guerra: l’overview ha permesso di rilevare che più o meno il 41% delle imprese di grandi dimensioni (che contano oltre 20mila dipendenti) ha personale che abitualmente legge e controlla la posta elettronica in uscita, mentre un terzo delle società maggiormente strutturate sottopone a regolare audit i flussi di e-mail diretti all’esterno dell’organizzazione.
continua >>> l'articolo del Colonnello Umberto Rapetto pubblicato su Data Manager
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cheyenne

DoQui Acta: gli archivi si fanno elettronici

Con la nuova Piattaforma di Gestione Documentale si riduce la carta e aumenta l’efficienza di tutta la Pubblica Amministrazione. L'esperienza piemontese.
Nella regione Piemonte i vecchi archivi cartacei a cui siamo abituati diventeranno presto soltanto un ricordo. Grazie a “DoQui Acta”, la nuova applicazione realizzata dal CSI-Piemonte che permette di conservare, organizzare e ricercare la documentazione in formato elettronico degli Enti pubblici piemontesi (delibere, atti, fatture…). A tutto vantaggio dell’efficienza della macchina pubblica e con un notevole risparmio di carta.
Il sistema fa parte del più ampio progetto “DoQui” , la Piattaforma di Gestione Documentale realizzata con software open source nata grazie alla collaborazione tra Regione Piemonte, Città di Torino e Provincia di Torino, con il coordinamento del CSI e il supporto di Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino.
continua >>> l'articolo pubblicato sul Network I-Dome
cheyenne

Viviane Reding: Agcom deve seguire le raccomandazioni Ue sulle Tariffe cellulari

UE: AGCOM lavori meglio sulle tariffe di terminazione mobile
In sintesi
In un'intervista ad Altroconsumo, il Commissario UE Viviane Reding esorta l'Autorità italiana a fare di più
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni non fa abbastanza per favorire la riduzione delle tariffe di terminazione mobile. Il calo di questi costi avrebbe riflessi positivi sulle tariffe applicate agli utenti, ma per arrivare a questo obiettivo bisogna fare di più: così Viviane Reding, Commissario europeo per la società dell'informazione e i media, in un'intervista concessa ad Altroconsumo. Che esorta il regolatore italiano a "modificare il suo approccio e seguire le raccomandazioni UE".

Una tirata d'orecchie su un tema d'attualità: come noto, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica allo scopo di valutare i provvedimenti di regolamentazione in tema di tariffe di terminazione con l'obiettivo di far convergere i mercati fisso e mobile anche sul fronte dei costi. "L'orientamento ai costi - si legge nell'intervista che verrà pubblicata in settembre su Hi_Test - è un requisito generale nella normativa europea sulle telecomunicazioni. Tuttavia, da anni, le Autorità di regolazione nazionali in molti stati membri sono state molto generose nel regolamentare le tariffe di terminazione mobile, accettando in sostanza valori più elevati per le terminazioni mobili che per quelle fisse".
Un approccio giustificabile dieci anni fa, secondo Reding, quando le reti mobili erano nuove, avevano bisogno di un certo supporto regolamentare e di una remunerazione sull'investimento.
continua >>> l'articolo pubblicato su Punto Informatico
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cheyenne

Expert System: primo software semantico per il Text Mining degli atti notarili

Da Expert System il primo software semantico per il Text Mining degli atti notarili

Sviluppata in sinergia con SAPES, la soluzione consente al notariato un'efficace gestione delle informazioni Expert System, leader nello sviluppo di software semantici per la comprensione e l'analisi delle informazioni, ha annunciato di aver sviluppato "Redazione Atti Discover", una soluzione innovativa per l'analisi e l'estrazione automatica delle informazioni contenute negli atti notarili.
Progettato in collaborazione con SAPES, azienda leader nell'office automation per studi notarili, il Centro di Ricerche Certia e la Cattedra di Intelligenza Artificiale dell'Università di Roma Tor Vergata, "Redazione Atti DISCOVER" è il primo software semantico realizzato per comprendere il linguaggio tipicamente usato nella stesura dei documenti legali e catturare i concetti e le entità più significative degli atti notarili.
Come funziona Redazione Atti DISCOVER

Redazione Atti DISCOVER, che contiene il software semantico Cogito, facilita la stesura degli atti e consente di identificare ed estrarre in automatico dai testi redatti tutte le informazioni utili per
successivi adempimenti o attività di ricerca su persone, indirizzi, date, importi, ecc.
continua >>> l'articolo pubblicato su Data Manager
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cheyenne

Imation Atom Flash Drive: 8 Gbyte grandi come una graffetta

Imation Atom Flash Drive arriva a 8 Gigabyte di capacità di memorizzazione, pur mantenendo le caratteristiche di resistenza e salvaguardia dei dati assicurati nelle precedenti versioni.
Tutto grande quanto una graffetta ferma fogli ad un prezzo che sembra interessante.
Vista la sempre crescente necessità di spazio digitale per il trasporto dei propri dati in mobilità, Imation Atom Flash Drive, con i propri 8 giga, sembra essere una buona risposta.
Compatto e incredibilmente resistente, il drive Atom 8GB è stato pensato e progettato per rispondere al meglio alle esigenze degli attuali professionisti mobili in termini di capacità, sicurezza e prestazioni. Dopo aver superato test rigorosi, Imation Atom Flash Drive ha ottenuto la certificazione SGS Reliability Laboratory per la resistenza all'acqua e alla polvere, confermando la propria capacità di salvaguardare le informazioni a prescindere dalle condizioni ambientali riscontrabili durante gli spostamenti degli utenti.
continua >>> l'articolo scritto da LDN e pubblicato su ICTblog del Network I-Dome

cheyenne

giovedì 24 luglio 2008

Sicurezza a rischio nei siti delle banche

Tutte le falle delle banche online
Esaminati 214 istituti finanziari
In particolare, gli spazi per le operazioni di login e per i contatti sarebbero ospitate su pagine insicure, che potrebbero non essere in grado di mantenere l’utente sul sito visitato inizialmente
Il risultato di una ricerca dell’Università del Michigan ad Ann Arbor è di quelli che non faranno dormire sonni tranquilli a molti privati cittadini: il 75 per cento dei siti Web delle banche presenta falle di progetto che potrebbero esporre i clienti all’assalto da parte di ladri informatici.
Atul Prakash, docente del Dipartimento di ingegneria elettronica e informatica dell’ateneo hanno esaminato i siti di 214 istituti finanziari nel 2006. secondo le conclusioni dello studio, presentate ora al Symposium on Usable Privacy and Security che si tiene in questi giorni presso la Carnegie Mellon University, non si tratterebbe affatto di bachi a cui è possibile porre rimedio con semplici patch: i pericoli si anniderebbero nel flusso di informazioni e nel layout degli stessi siti.
cheyenne

L'Associazione ADD interviene sui progetti di Telecom Italia

Telecom Italia e i progetti Anti Digital Divide


L'Associazione Anti Digital Divide interviene nuovamente sui progetti Telecom: molti avranno di che gongolarsi da questo aumento fittizio di copertura ADSL, tranne gli utenti, che un molto presto si renderanno conto di avere una Ducati con il motore di un cinquantino.


Telecom Italia annuncia novità per il progetto anti digital divide, l'associazione Anti Digital Divide, si esprime - ancora una volta - in merito all'iniziativa.
Telecom nell'ormai lontano Agosto 2006 decise di dar vita al "Progetto Anti Digital Divide " per "estendere in maniera capillare la copertura in banda larga", che in realtà coincise con l'installare (anche oggi) i famigerati miniDSLAM.


Ora sul sito del Wholesale, possiamo godere di questa piacevole news.

Per chi volesse, http://www.wholesale-telecomitalia.it/ clickare sul link Iniziative Anti Digital Divide nella sezione News I miniDSLAM, da noi definiti i "MUX di domani", offrono solitamente
connessioni in download massime di 640kb/s che sono ben lontane da ogni bonaria definizione di banda larga, avendo praticamente l'unico vantaggio di mantenere la linea libera quando si naviga in rete.
In linea teorica, l'hardware potrebbe supportare anche molto di più, ma le condizioni generali non permettono di raggiungere limiti più consoni alle attuali esigenze del mercato. Più che parlare di investimento, potremmo considerare questi apparati e la loro installazione come "risparmi sul budget" dal momento che Telecom evita di investire realmente su tutto ciò che concerne l'infrastruttura a monte e a valle della centrale.

continua >>> l'articolo pubblicato sul Network I-Dome

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La rete di prossima generazione: alcuni operatori di settore spiegano a che punto siamo, quali le tecnologie utili e quali servizi renderà possibile
di Netman

Le reti telefoniche nazionali basate sul solo classico doppino in rame sono probabilmente giunte al limite.

Grazie alle tecnologie Adsl il rame è stato sfruttato al meglio nell’ultima decina d’anni, ma comincia a essere un freno per offrire servizi a larghissima banda e poi, non dimentichiamoci che, oltre certi limiti, sul rame scattano effetti di interferenza chiamati diafonia che ostacolano drasticamente le performance.

Un salto di qualità si può allora avere con la disponibilità della fibra fino a casa, o almeno nei pressi della stessa (lasciando il rame solo per poche decine di metri). In questo modo è possibile disporre di banda larghissima garantendo servizi a oggi solo immaginabili e diffusi.Ecco allora che si parla di rete di prossima generazione (in acronimo Ngn, ovvero Next generation network), un termine ampio per descrivere alcune delle principali evoluzioni architettoniche nel campo delle telecomunicazioni e reti di accesso nel corso dei prossimi 5-10 anni. La Ngn è costruita intorno al protocollo Internet, e quindi il termine "all-Ip" a volte è anche utilizzato per descrivere la trasformazione verso Ngn.

Sono molti, nel mondo, i progetti che stanno andando verso questo nuovo scenario, non solo nel Far East o negli Usa, ma anche in Europa citando, per esempio, esperienze nel Regno Unito o nei Paesi Bassi. Anche in Italia Telecom Italia sta muovendo i primi passi verso questo percorso con un progetto pilota intrapreso a Milano. Gli enormi investimenti alla base, però, rendono complesso l’avvio massivo delle nuove architetture, non avendo ancora un quadro chiaro di come i nuovi servizi potrebbero contribuire a un ritorno dell’investimento in tempi accettabili. Potremmo allora trovarci davanti a un nuovo digital divide con un’infrastruttura destinata a pochi? Proviamo a chiedere il parere ad alcuni operatori di mercato, guidando le loro opinioni attraverso qualche domanda chiave.

continua >>> l'articolo di Netman pubblicato su Data Manager

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cheyenne

Il nuovo turismo in Italia: le H-city

Così visiteremo le città d’arte.
“Benvenuto a Venezia! Attiva il bluetooth per ricevere informazioni utili! - Palazzo Ducale aperto fino alle ore 19.00 - Via xxx chiusa per lavori”.

Visitare una città d’arte richiede tempo. E’ necessario raccogliere tutte le informazioni per organizzare il viaggio e la sistemazione in funzione del periodo e del programma di eventi, musei, teatri ed altro.
E’ utile comprendere al meglio il momento per evitare di vivere una città nel suo periodo più affollato che rischia di comprendere stress, code interminabili ed una stanchezza conseguente nonché una gestione del tempo non ottimizzabile.
H-play e H-umus uniscono al turismo tecnologia e gioco. Il risultato sono le H-City dove “H” sta per “Human”: città d’arte dal volto umano.
La prima H-City sarà Venezia. Questa città avrà un sistema informativo a disposizione del cittadino e del turista completamente gratuito.Il sistema invierà automaticamente tutte le informazioni utili su cellulari, palmari e qualsiasi altro sistema con bluetooth incorporato.
continua >>> l'articolo di Lucia Montauti pubblicato su Data Manager
cheyenne

mercoledì 23 luglio 2008

Nascerà a Modena un polo per la ricerca e l'innovazione

[...]Un polo della ricerca e dell'innovazione per sostenere la competitività del sistema produttivo locale attraverso investimenti e azioni finalizzati alla produzione e al trasferimento di conoscenza, allo sviluppo di un rapporto sinergico tra mondo della ricerca, imprese, istituzioni e società, e alla generazione e attrazione di competenze qualificate nella ricerca e di nuove imprese hi-tech.
E' questo l'ambizioso progetto che alcuni enti locali modenesi intendono mettere in pratica attraverso anche il ricorso ai contributi europei del settore (44 milioni nel periodo 2008-2010 per la sola Emilia Romagna).[...]
continua >>> l'articolo pubbicato su PMIblog del Network I-Dome
cheyenne

Esof 2008: elettricità dal sole del deserto

Elettricità dal sole del deserto
Il progetto è avveniristico quanto audace, ma potrebbe risolvere il problema delle emissioni di diossido di carbonio: l’idea, a cui lavorano gli scienziati dell’Istituto per l’Energia della Commissione Europea, è quella di sfruttare la potenza del sole desertico, grazie a sottili pannelli solari sovraesposti sulla enorme distesa del Sahara.

Per quanto più piccolo di qualsiasi altra nazione dell’Africa settenrionale, e più piccolo che il Galles, il Sahara, secondo gli scienziati, potrebbe un giorno generare sufficiente energia solare per rifornire tutta l’Europa con elettricità non inquinante.
«Basterebbe catturare appena lo 0,3 della luce che cade sul Sahara e sui deserti del Medio Oriente per soddisfare le necessità di energia dell’Europa», ha detto Arnold Jaeger-Walden dell’Istituto per l’Energia della Commissione Europea, partecipando all’Euroscience Open Forum 2008 (Esof) di Barcellona.

Gli scienziati chiedono la creazione di una serie di enormi impianti solare per la produzione di elettricità sia attraverso cellule fotovoltaiche, oppure concentrando il calore del sole per far bollire l’acqua e far azionare turbine, il tutto nell’ambito di un piano per cercare di spartire le energie rinnovabili dell’Europa attraverso il continente. Una nuova superpila, per esempio, che trasmetta elettricità lungo i cavi ad alto voltaggio a corrente continua consentirebbe a Paesi come la Gran Bretagna e la Danimarca di esportare l’energia eolica in fasi di surplus, e di importare energia da altri fonti ecologiche come la geotermia dell’Islanda.

Le perdite di energia sulle linee di corrente continua sono inferiori che su quelle a corrente alternata tradizionale, che rendono anti-economica la trasmissione di energia sulle grandi distanze.
La proposta di un reticolato (che -secondo il “Guardian”- ha già ricevuto il “via libera” di Nicholas Sarkozy e Gordon Brown) risponde alle critiche di coloro che hanno sempre detto che le energie rinnovabili non potranno mai essere economiche perchè il clima non è prevedibile.
Ma gli sponsor del progetto osservano che il vento, anche se non soffia sufficientemente forte nel mare del Nord, starà sicuramente soffiando da qualche altra parte in Europa oppure, in mancanza di esso, ci sarà il sole su qualche pannello solare.
Gli scienziati sostengono che sfruttare il Sahara potrebbe essere particolarmente efficace perchè la luce solare in quell’area è molto più intensa: i pannelli solari fotovoltaici collocati in Africa settentrionale potrebbero produrre energia elettrica in quantità tre volte superiore che se posti in Europa settentrionale.
continua >>> l'articolo pubblicato su La Stampa
cheyenne

Spam: Condannato Robert Soloway ma Edward Davidson riesce ad evadere

Usa, quatto anni al re degli spammer
[...]Robert Soloway, 28 anni, considerato uno degli "spammer" più pericolosi d’America, è stato condannato martedì a tre anni e 11 mesi di carcere da un tribunale di Seattle per aver diffuso sul web milioni di mail-spazzatura per promuovere servizi e prodotti della sua impresa.[...]
[...]Le autorità giudiziarie del Colorado hanno invece annunciato l’evasione di un altro "re degli spammer’" Edward Davidson, 35 anni, dileguatosi domenica scorsa dal carcere di Florence, 50 km a sud di Denver.
Davidson stava scontando dallo scorso maggio una condanna a 21 mesi, dopo essersi riconosciuto colpevole davanti a giudici federali di aver inviato tra il 2002 e il 2006 centinaia di migliaia di messaggi-spazzatura.[...]
continua >>> l'articolo pubblicato su La Stampa
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Le carriere "infami" di Robert Soloway ed Edward Davidson secondo la celebberima azienda di sicurezza Spamhaus.org
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I Giochi Olimpici nel mirino di una nuova campagna di spam

E-mail fraudolente diffondono la falsa notizia che un nuovo terremoto in Cina sta minacciando di sconvolgere i Giochi Olimpici di Pechino

Sophos, società leader a livello mondiale nel settore della sicurezza informatica e nella tecnologia di controllo dell’accesso alla rete (NAC), mette in guardia gli utenti contro una nuova campagna di spam che rischia di creare uno stato d’allarme attorno ai prossimi Giochi Olimpici, sostenendo che la Cina sia stata colpita da un altro terremoto.

I campioni di spam intercettati da SophosLabs, la rete globale di centri che analizzano virus, spyware e spam, contenevano l’oggetto “Million dead in Chinese quake” (“Milioni di vittime nel terremoto che ha colpito la Cina”) e il collegamento a un sito web cinese in cui si afferma che un terremoto di magnitudo 9 della scala Richter abbia colpito Pechino, causando milioni di vittime, e metta a rischio lo svolgimento dei Giochi Olimpici 2008.
Il sito web contiene il collegamento a un video che dovrebbe fornire maggiori dettagli sul disastro. In realtà, cliccando sul link, l’utente scarica sul computer un malware conosciuto con il nome di Nuwar-E.
"Il recente terremoto che ha sconvolto la Cina continua a essere così vivo nel ricordo della gente che molti utenti non ci penseranno due volte prima di aprire il messaggio e cliccare sul link", ha dichiarato Walter Narisoni, Sales Engineer Manager di Sophos Italia. "Gli spammer si stanno servendo di uno degli espedienti più comuni nel tentativo di diffondere programmi nocivi e, se i navigatori continueranno ad aprire mail non richieste, faranno il gioco degli spammer. Li invitiamo quindi a riflettere prima di aprire messaggi provenienti da mittenti sconosciuti, perché è molto probabile che si tratti di spam e che il loro computer finisca per essere infettato".

Gli esperti di Sophos ritengono che, usando i tanto attesi Giochi Olimpici che si terranno a Pechino nel mese di agosto quale specchietto per le allodole, gli spammer faranno leva sul clima di euforia che circonda l’avvenimento per indurre ignari utenti a scaricare malware.
continua >>> l'articolo pubblicato su Data Manager
cheyenne

martedì 22 luglio 2008

La risposta di H3G (Tre Italia) all'Antitrust

In sostanza, H3G comunica di aver già dato attuazione alla sospensione della riscossione coattiva dei crediti relativi al traffico Internet contestato dai propri utenti, e di averlo già comunicato all'Authority, in fondo sono solo poche centinaia di casi ... sic!
Sta a vedere che ora i consumatori devono una colletta condita di scuse, per sostenere H3G?
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L'Antitrust blocca il recupero crediti di 3 sul traffico internet
Nel mirino dell'Antitrust
continua >>> l'articolo pubblicato su RaiNews24
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La risposta H3G all’Authority
continua >>> l'articolo di Giacomo Dotta pubblicato su Blog Webnews
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Maxi-bollette Internet, l'Antitrust ferma 3 Italia
[...]In risposta al provvedimento dell'Antitrust, ecco la posizione dell'operatore: "3 Italia comunica, in attesa di un provvedimento definitivo, di aver già dato attuazione alla sospensione della riscossione coattiva dei crediti relativi al traffico Internet contestato dai propri utenti nel periodo indicato dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e di averlo già comunicato all'Autorità stessa. Si tratta, peraltro, di poche centinaia di casi".
L'operatore ritiene di essersi comportato con correttezza nei confronti dei consumatori, "anche per quello che riguarda la strutturazione dell'offerta, che con la sua soglia di 5GB/mese (pari a 5 volte il consumo medio registrato tra i clienti di 3, ovvero oltre 1.200 file mp3, oppure 5 milioni di messaggi chat o 350mila e-mail, oppure 50 mila pagine web) è tra le più competitive oggi presenti su un mercato in espansione come quello della banda larga mobile".
3 informa inoltre di aver avviato "campagne di educazione" per favorire maggiormente la consapevolezza del cliente sui costi derivanti dalla navigazione extra soglia e in roaming GPRS, "costi che peraltro - sottolinea l'operatore in conclusione - dal 5 maggio scorso sono stati ridotti rispettivamente a 20 eurocent a Megabyte e 60 eurocent a Megabyte".[...]
continua >>> l'articolo di Dario Bonacina pubblicato su Punto Informatico
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cheyenne

Altroconsumo scrive all’Agcom: spazzare il duopolio TIM-Vodafone

Altroconsumo: spazzare il duopolio TIM-Vodafone
[...]
Le tariffe di terminazione mobile devono essere ridotte più di quanto l’Autorità garante per le comunicazioni intenda fare.

Oggi i costi sostenuti dagli operatori mobili non giustificano tariffe di terminazione superiori a 1-2 centesimi di euro; attualmente se ne pagano 8,85 ai due soggetti più forti sul mercato: decisamente troppo.

L’AGCOM propone l’obiettivo per l’Italia dei 7 centesimi di euro da qui al 2011: insomma si impugnano le forbici, ma i tagli sono al rallentatore, dato che già oggi, e non tra tre anni, in Inghilterra queste tariffe sono sotto la soglia dei 7 centesimi.

Non è un mistero: gli operatori con quote di mercato più ampie, Tim e Vodafone, esercitano la propria posizione dominante sulle condizioni economiche praticate per la fornitura del servizio di terminazione del traffico. Con effetti perversi: sulle chiamate on-net in media circa il 74% del traffico originato da ciascun operatore di rete mobile termina su clienti appartenenti allo stesso operatore.

L’irrigidimento del mercato rafforza il duopolio e va a tutto svantaggio del consumatore.[...]
continua >>> l'articolo scritto da LDN pubblicato su ICTblog
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complimenti ad "Altroconsumo - Associazione Indipendente di Consumatori" [ed all'autore dell'articolo ;) ]
cheyenne

lunedì 21 luglio 2008

GdF: GOOGLE CALENDAR E PRIVACY

di Davide Mancini

Che sia una falla piuttosto che una tecnica per rendere più performante il servizio offerto dalla casa di Mountian View non è dato saperlo.
E’ certo comunque che chi della privacy “a tutti i costi” non ne può proprio fare a meno sobbalzerà sulla poltrona quando si renderà conto che l’utility “Calendar” messa a disposizione da Google permette a chiunque di conoscere le generalità fornite in sede di registrazione di un indirizzo di posta elettronica “@gmail.com”.
Un utente titolare di un account sul portale delle ricerche per eccellenza ha facoltà di fruire di questo strumento per poter memorizzare ed organizzare gli eventi ed impegni del proprio quotidiano e di essere avvisato con un promemoria attraverso una e-mail, un pop-up o mediante un SMS sul cellulare.
Fino a qui non ci sarebbe nulla di strano: un efficace sostituto tecnologico alla tradizionale agenda, consultabile ovunque purchè dotati di un PC, palmare o altro e di una connessione ad Internet.
Il problema può sorgere dall’opzione che consente di invitare terze persone a condividere il contenuto del proprio diario elettronico.
Il requisito richiesto per essere inseriti nella lista degli invitati è quello di essere intestatari di una casella e-mail “gmail.com”.
Questa funzionalità, però, non va a minare, come si potrebbe facilmente - ma erroneamente - intuire, la privacy dell’utilizzatore di questo tool, magari con la convinzione che un malintenzionato, sfruttando qualche sorta di vulnerabilità nella compilazione del software, sia in grado di accedere, consultare e manipolare gli appuntamenti annotati.
Infatti ad essere in “pericolo” – e non solo di privacy - sono tutti gli appartenenti alla comunità di Google, anche quelli che ignorano l’esistenza di questo “gadget”.
Dal momento che una persona invita qualcuno ad usufruire del calendario, l’applicativo ne va a ripescare dal database degli affiliati a “gmail” i campi relativi al “nome” e “cognome” inseriti all’atto della registrazione e provvede a mostrarli.
continua >>> l'articolo di Davide Mancini - Ispettore della GdF - pubblicato su Data Manager
cheyenne

digitalizzazione delle pergamene della Bibbia del Sinai

La più antica Bibbia va sul web

Da giovedì il Codex Sinaiticus in rete a cura dell'Università di Lipsia
La Biblioteca dell’Università di Lipsia in Germania ha annunciato che la prima parte del Codex Sinaiticus, il manoscritto considerato la Bibbia più antica ancora esistente, sarà consultabile a partire da giovedì prossimo in Internet.
La prestigiosa università tedesca sarà la responsabile del processo di digitalizzazione delle pergamene della Bibbia del Sinai, trascritte in lingua greca nella prima metà del quarto secolo dopo Cristo in Egitto. Le pergamene sono ripartite tra il monastero di Santa Caterina sul Sinai in Egitto, la Biblioteca Russa di San Pietroburgo in Russia, la British Library di Londra e la biblioteca di Lipsia.
La versione digitalizzata consultabile a partire da giovedì sarà composta da un centinaio di fogli, : tutti i 43 di Lipsia e 67 almeno di quelli di Londra. Per la versione completa del testo, bisognerà invece aspettare il 2009, quando tutte le circa 390 pagine del manoscritto saranno disponibili in Internet.
continua >>> l'articolo pubblicato su La Stampa
cheyenne

La lingua più parlata in Europa è il nerdic, la lingua dei geek

L'inglese perde il primato, in Europa si parla il linguaggio dei tecnofili
La lingua più parlata in Europa è il nerdic, la lingua dei geek, che con oltre 100 parole nuove l'anno si sta espandendo più dell'inglese. PIXmania.com, società di e-commerce per l'elettronica di consumo, per celebrare i 15 anni di Internet, ha realizzato uno studio secondo il quale è il Nerdic - il linguaggio dei geek e degli appassionati di tecnologia - la lingua che più si evolve e quella piu' parlata dai bambini appassionati delle nuove tecnologie fino ai "senior" sedotti dai giochi della Wii o della Playstation.
continua >>> l'articolo pubblicato su RaiNews24
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cheyenne

domenica 20 luglio 2008

Perché è importante la salute del nostro PC

Marco Giuliani, malware analyst dell'azienda di sicurezza PrevX, ha pubblicato su "PC al Sicuro" un articolo, non recentissimo, in merito alle responsabilità di ciascun utente nell'ambito della sicurezza informatica. La mia modesta impressione - navigando un pò su vari forum -, è che sembra quasi che l'argomento sia solo per "addetti ai lavori", prima di scoprire improvvisamente folgorati "sulla via di Damasco" che forse .... con un pò più di attenzione .... il danno si sarebbe potuto prevenire. Inoltre, che dire del pericolo reale di utilizzare involontariamente un computer zombie? E' solo una mia impressione? In ogni caso è un piccolo preambolo per introdurre l'articolo di Marco:
[...]Sento spesso persone che si preoccupano esclusivamente dei danni che i malware possono arrecare a loro stessi in maniera diretta. Un malware che cancella tutti i file dall’hard disk? Un malware che mostra continuamente popup fastidiosi durante la navigazione? Un malware che ruba le password o i dati bancari? Bisogna correre ai ripari immediatamente! Non fa niente di tutto questo? Va beh, niente di pericoloso.
Non è così che funziona, purtroppo. Se è vero che esistono malware il cui scopo è colpire l’utente in maniera diretta, ci sono tanti altri malware il cui scopo è semplicemente prendere controllo di quanti più pc possibili per poterne poi farne ciò che meglio il malware writer crede.
Prendiamo il caso sopra citato: il malware utilizzava il pc come veicolo di trasmissione e di diffusione di immagini pedopornografiche.
Niente di immediato, niente che danneggiasse l’utente direttamente.
Prendiamo Rustock, uno dei rootkit più avanzati. Trasforma il PC in una vera e propria macchina da guerra per inviare spam. Colpisce direttamente l’utente questa cosa? No, a parte un rallentamento di connessione.
Possiamo prendere tanti altri esempi. Il fatto che un malware non faccia danni immediati al sistema, né danni che riguardino l’utente finale, non significa che siano dunque meno gravi di altri malware.
Quando sento dire: “Ma questo malware mi ha rubato le password? Mi ha cancellato file? Mi ha danneggiato direttamente in qualche maniera?” e rispondo “No“, con conseguente risposta: “Ah vabeh, allora capirai“, allora in quel caso capisco quanto ci sia bisogno di sensibilizzare l’utenza generale a questo genere di problematiche.
Un malware può aver trasferito materiale illegale utilizzando il nostro pc. La mattina alle 5 ci vediamo arrivare la polizia postale o la guardia di finanza che sequestra tutto. Come dimostriamo che noi non ne sappiamo niente di tutto ciò?
Rustock è stato uno dei fattori che ha messo in crisi l’Internet italiana lo scorso Dicembre 2006, con le continue richieste che tendevano a saturare i DNS.
Qualunque trojan con funzioni di backdoor che rende il PC parte di una botnet. Il vostro PC potrebbe essere a vostra insaputa uno dei PC che stanno tenendo sotto scacco qualche importante sito web internazionale con attacchi DDoS.
Per questo è molto importante tenere sotto controllo la salute del proprio PC e prendere coscienza di quanto sia importante la sicurezza del sistema. Per sé stessi in primo piano, sicuramente. Ma nel momento in cui ci connettiamo ad Internet, ogni utente è responsabile verso gli altri di ciò che succede e della salute stessa della rete globale.

Potremmo essere anche noi, indirettamente, la causa di una nuova ingestibile ondata di spam.
Potremmo essere anche noi, indirettamente, parte di quei pirati informatici che stanno attaccando da svariate ore siti web istituzionali o servizi online internazionali.
Potremmo essere anche noi, indirettamente, la causa di difficoltà di navigazione online anche per altri.
Potremmo essere anche noi, indirettamente, che alimentiamo il traffico di materiale illegale anche pedopornografico.

Tutto questo sembrerebbe non toccarci in maniera diretta, ma i danni - alla lunga - li paghiamo anche noi, direttamente o non.
continua >>> l'articolo di Marco Giuliani pubblicato su Pc al Sicuro
cheyenne

sabato 19 luglio 2008

"COMUNICARE SICURI": oltre 400 segnalazioni al Garante della Privacy

Questi i primi risultati della Campagna "COMUNICARE SICURI": si aspettano oltre 200.000 segnalazioni per settembre 2008, con l’avvio del concorso rivolto agli studenti delle scuole e delle università italiane.
Sono già state inviate al Garante per la protezione dei dati personali le prime 405 segnalazioni raccolte, in una settimana dal lancio, da “ COMUNICARE SICURI”: campagna interattiva sulla sicurezza di Internet, dall’Associazione “Cittadini di Internet” per sensibilizzare gli utenti della Rete alla protezione dei loro dati durante la compilazione dei moduli on-line.

È stato, infatti, fruttuoso il feedback ricevuto dagli utenti di Internet rispetto alla richiesta di partecipazione attiva nella pulizia del web dai siti non in regola con il rispetto della privacy. Le denunce di irregolarità individuate riguardano vari settori commerciali e professionali. Non immuni dalla insicurezza informatica anche i Ministeri, le Pubbliche Amministrazioni, le Associazioni di comunicatori/esperti dell’E-business ecc.
In ogni caso, il picco di adesione è atteso per il prossimo settembre, dal momento che sarà proprio quel mese che vedrà l’avvio del concorso rivolto agli studenti delle scuole e delle università. Si prevedono, infatti, oltre 200.000 segnalazioni in quel periodo.

Con questa prospettiva e al fine di educare il maggior numero di utenti di Internet, la campagna “COMUNICARE SICURI” è stata quindi ideata e basata sulla semplicità: «Prima di rilasciare i propri dati, si deve controllare che la URL del sito web inizi con “https:” e non “http:”. Poi, in basso/alto a destra, deve esserci l’immagine di un lucchetto che garantisca la sicurezza e la riservatezza dei dati che si digitano». È questo il messaggio base della campagna, che mira a essere sia informativa sia interattiva.
continua >>> l'articolo pubblicato sul Network I-Dome
cheyenne

Un’idea illuminante

Un nuovo sistema consente di ottenere luce bianca dagli Oled con un’efficienza quattro volte maggiore delle lampade a incandescenza
L’ultima brillante idea in fatto di efficienza energetica applicata ai sistemi di illuminazione arriva dagli Usa. I ricercatori del Michigan Memorial Phoenix Energy Institute e della Princeton University hanno infatti trovato il modo di ottenere molta più luce bianca dai diodi basati sui complessi organometallici (Woled, White Organic Light Emitting Diode) rispetto a quanto non si riesca a fare attualmente.
In questi sistemi viene generata molta luce bianca, la maggior parte della quale, però, rimane intrappolata all’interno dei dispositivi stessi. Lo studio, che verrà pubblicato ad agosto su Nature Photonics (ma già disponibile on line), descrive un modo per “liberarla”.
continua >>> l'articolo pubbliato su Galileonet
cheyenne

giovedì 17 luglio 2008

Alti profitti per il Cybercrime

Dal sito SPAMHAUS.org:
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ITU (International Telecomunication Union)
The 2008 session of the Council will take place at ITU Headquarters in Geneva from Wednesday 12 November to Friday 21 November 2008
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SPAM : IL CUORE DEL CYBERCRIME (I,II,III e IV parte)
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L'ondata di malware supera ogni record
L’industria del malware, fin dall’inizio dell’anno, ha cambiato marcia e ha inondato Internet con un’ondata di malware dalle proporzioni bibliche. Quotidianamente circa 1.500 nuovi malware vengono scatenati contro gli utenti Windows.
Nei primi sei mesi di quest’anno i G DATA Security Labs hanno registrato più di 318.000 nuovi malware, un numero superiore a quello registrato in tutto il 2007. Un vero record!
Se il tasso di crescita rimarrà il medesimo, questo significherà un aumento percentuale di oltre il 500% entro la fine dell’anno. Di contro, non si registrano rischi simili per i possessori di smartrphone. Il previsto pericolo per questo genere di periferiche si è rivelata solamente una manovra di marketing. Nello stesso periodo sono apparsi solamente 41 nuovi virus. Evidentemente i criminali online non ritengono gli smartphone delle interessanti fonti di guadagno.
continua >>> l'articolo pubblicato sul Networ I-Dome
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G DATA Security Labs: articolo precedente
cheyenne

McAfee scopre nuove tecniche di phishing dirette agli utenti di Monster.com

I McAfee Avert Labs hanno scoperto una nuova truffa di phishing indirizzata agli utenti di Monster.com, il popolare sito di annunci di lavoro. L'attrattiva dei siti di ricerca di lavoro e il valore delle informazioni personali a cui è possibile accedere violando questo tipo di siti sono noti da esperienze precedenti.
Già nel mese di agosto 2007, le informazioni personali di oltre 1,3 milioni di utenti di Monster.com sono stati rubati da alcuni cybercriminali attraverso un attacco lanciato da due server di un’azienda di Web hosting in Ucraina.
Più di recente, Monster.com, assieme ad alcuni tra i principali siti di collocamento, sono stati oggetto di attacco da parte di una di gang russa nominata 'Phreak', che preleva i dati dei CV utilizzando uno strumento di selezione d’identità.
continua >>> l'articolo pubblicato su Data Manager
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cheyenne

Pedofilia ed adescamento in rete a scopi sessuali (grooming)


Ne riparliamo perchè salvo l'encomiabile lavoro delle Forze dell'Ordine e della Magistratura, nulla o poco è stato fatto in materia di prevenzione in Italia. [per inciso, come si pensa di contrastare questo crimine orrendo se diminuiscono sempre più il denaro e le risorse a disposizione? ma questa è un'altra storia ...]

Il prossimo appuntamento della Commissione Europea:



Safer Internet Forum 2008
September 25-26 2008, Luxembourg

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Precedenti articoli riguardanti l'attività della Commissione Europea e di alcune singole Nazioni:

Il Consiglio d'Europa lancia un gioco on line per proteggere i bambini
dalle insidie del Web
(16 febbraio 2008)

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Il mondo di Loki: gioco virtuale contro la pedofilia (16 febbraio 2008)

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Pedofilia : polizia spagnola pubblica sul web foto di pedofili (20 febbraio 2008)

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USA e Gran Bretagna: come affrontano la pedofilia (28 febbraio 2008)

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Germania: FragFinn Motore di ricerca per bambini ( 1 marzo 2008)

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Aiutateci a fare di Internet un ambiente più sicuro per i bambini (1 marzo 2008)

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Microsoft® e Polizia Postale contro la pedopornografia online (2 marzo 2008)

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Proteggere i bambini in internet e nel web
Di Paolo Monge


Negli ultimi tempi il fenomeno della pedofilia on-line sta dilagando.
Questo era inevitabile, il miglioramento della portata delle reti, delle connessioni a banda larga e della connettività mobile, permette ormai di scambiarsi e pubblicare in rapidità contenuti anche molto pesanti in qualsiasi posto e situazione.
I pedofili, come ogni altra persona al mondo, si sono accorti della comodità che deriva dall'utilizzo di Internet e quindi la Rete è diventata uno dei maggiori sistemi di comunicazione e di condivisione anche in quel determinato raccapricciante scenario. Il male quindi non sta nella Rete, ma nel come viene e da chi usata. Nonostante il monitoraggio compiuto ogni giorno dalle forze dell'ordine è inevitabile che in un così vasto campo d'azione, qualcosa possa sfuggire. La natura stessa di Internet prevede una determinata libertà di pubblicazione di condivisione e di fruizione dei contenuti, ed è quindi improbabile rendere la Rete, libera dalla pedopornografia. Senza dubbio però è compito nostro, proteggere i minori e chi non è in grado di auto tutelarsi.

Mettere uno strumento della potenza in Internet nelle mani di un bambino senza la supervisione di un adulto responsabile, è come lasciare nelle sue mani una motosega accesa, sperando che riesca a fare la punta alle sue matite colorate.
continua >>> l'articolo di Paolo Monge e pubblicato da Roberto Trizio sul Network Alground Research Center

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cheyenne

mercoledì 16 luglio 2008

Australia: Papa Benedetto XVI si rivolge ai giovani attraverso SmS e hi-tech

L'sms del Papa "teenager"

Il testo del messaggio inviato dal pontefice usa le abbreviazioni tipiche dei ragazzi ed è firmato BXVI

Anche se Benedetto XVI non è un Papa giovane si è adeguato alle mode: ha imparato il linguaggio dei teenagers, almeno per spedire un sms usando la loro stessa lingua quando si scambiano messaggi con i cellulari. L'sms in inglese con il pensiero del Papa, che ogni giorno viene inviato ai partecipanti alla Giornata mondiale della gioventù, usa infatti le abbreviazioni tipiche di questo modo di comunicare.

continua >>> l'articolo pubblicato sul Corriere della Sera


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God goes digital as Pope sends first text message




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articolo correlato
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cheyenne

I bancomat sono sicuri, i cavi invece a rischio

Secondo report pubblicati dalla stampa negli USA alcuni hacker hanno ottenuto accesso ai distributori automatici di contanti (ATM) operativi per conto di Citibank, tra ottobre e marzo 2008. I criminali sono riusciti a sottrarre almeno 2 milioni di dollari spiando codici PIN prima di essere scoperti. Klaus Gheri, Chief Technology Officer di phion, uno tra i principali fornitori europei di soluzioni per la protezione delle comunicazioni aziendali con numerosi clienti nel settore bancario, invita a riflettere sui rischi associati ai distributori automatici di denaro.

“In generale, le postazioni dei bancomat sono sistemi piuttosto sicuri. Ma non lo sono i cavi attraverso cui i dati vengono trasmessi. Così, per motivi di sicurezza è imperativo che le comunicazioni tra il bancomat e i server centralizzati dei sistemi siano cifrate. Se fosse stato adottato questo semplice metodo non sarebbe stato possibile un attacco di questo tipo.
Proprio per questo le banche – esattamente come le aziende con dipendenti mobili – devono avvalersi di una Virtual Private Network (VPN) che semplifica le comunicazioni cifrate e sicure.

continua >>> l'articolo pubblicato su Data Manager
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cheyenne

Liguria: Internet, accesso in Braille e Videotelefono per i sordi; dove? sui bus pubblici

La Liguria copia la Svezia, informazioni anche sui bus
Videotelefono per i sordi
Internet, accesso in Braille
A Genova i sordi potranno avere accesso a tutte le informazioni sui servizi pubblici tramite un videotelefono collegato con interpreti della lingua dei segni, mentre ciechi e ipovedenti potranno accedere via Internet con la tastiera Braille al sito dei trasporti pubblici. Sono due fra i servizi più avanzati rivolti ai disabili, che Genova e la Liguria mettono in campo in anticipo rispetto al resto del territorio nazionale e che sono stati presentati ieri mattina in Regione. Il videotelefono per i sordi è disponibile da ieri anche presso la sede dell´ufficio relazioni con il pubblico della Regione Liguria in piazza De Ferrari, al piano terra del palazzo della Regione e sarà operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. E´ stato inaugurato dal vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa e dai rappresentanti delle associazioni nazionali dei disabili.
«La Liguria - sottolinea Costa - è la prima regione italiana a istituire questo tipo di servizio, che in Europa è stato attivato solamente dalla Svezia e in Gran Bretagna, paese da cui proviene la tecnologia che rende possibile alle persone sorde comunicare, anche se non è affiancato fisicamente da un interprete professionista di lingua dei segni».Il principio su cui si fonda il videointerpretariato, è infatti la possibilità di offrire ai sordi un servizio di qualità (sancita dalla concessione del logo internazionale) con interpreti che si trovano anche a centinaia di chilometri di distanza dalle postazioni attrezzate.
La Regione Liguria è la prima regione ad attuare quanto previsto dalla Convenzione mondiale Onu e dalla normativa vigente.
continua >>> l'articolo pubblicato su L'Espresso di Repubblica
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è bello pubblicare questo tipo di news, la disabilità non come handicap da vivere in solitudine, bensì come offerta di maggiore hi-tech da parte delle Istituzioni...
cheyenne

Light Way - A casa come al cinema

Non so voi, ma anche noi siamo attratti e affascinanti dalle lucine "segna passi" che si trovano al cinema. Luce discreta, defilata, non invadente. E se l'idea fosse portata in casa, con una soluzione che risulti essere un mix intelligente tra risparmio energetico, utilità e atmosfera? Se ci si sofferma un attimo a riflettere, non sempre tutti i luoghi della casa (o gli ambienti in cui passiamo molte ore della nostra vita, come ad esempio gli uffici) necessitano di una luce totale, magari proveniente dal soffitto.Ecco allora che Light Way potrebbe essere una soluzione.

continua >>> l'articolo Scritto da LDN e pubblicato su ICTblog
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cheyenne

Giovanissimi...grandi geni di informatica

Un premio ai geni dell’informatica
Uno scanner tridimensionale per riprodurre sul computer un oggetto fisico. A idearlo non sono stati due ingegneri dal curriculum infinito, ma due diciottenni studenti di liceo. Si chiamano Roberto Innocenti Degli e Leonardo Lenzi, abitano a Poggio a Caiano, frequentano l’istituto Copernico di Prato e hanno una vera e propria passione per la tecnologia informatica che gli insegnanti hanno assecondato e accompagnato. La loro “creatura” gli è valsa molti riconoscimenti.
Nel corso del 2008 si sono distinti in maniera particolare ricevendo il “Premio Anipla” dell’associazione italiana per l’automazione, nell’ambito della selezione internazionale “I giovani e
le scienze 2008”, promossa fra l’altro anche dall’Unione Europea.
continua >>> l'articolo di E.B. pubblicato su L'Espresso di Repubblica
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complimenti ai giovanissimi informatici !
cheyenne

Luci e ombre per il settore hi-tech italiano

Nel 2007 il volume della produzione è diminuito del 6,8%, nonostante un trend europeo di crescita. Sono però aumentati fatturato ed export
I numeri relativi all'andamento dell'industria elettrotecnica ed elettronica, settore tra i più competitivi nel panorama industriale italiano, non sono certo tra i più confortanti. Nel 2007 è cresciuto il fatturato (+5,7%) e hanno tenuto le esportazioni (+3%), mentre è risultata in preoccupante calo la produzione (-6,8%). A tenere il passo sono state soprattutto le medie imprese, che si stanno indirizzando verso produzioni più qualitative e innovative, e le imprese del Nord Ovest. È questo in estrema sintesi il quadro emerso dall'Osservatorio Congiunturale promosso da Anie, Intesa Sanpaolo e Unioncamere con l'obiettivo di monitorare le tendenze dell'industria hi-tech italiana.
continua >>> l'articolo di Laura Reggiani pubblicato su b2b24 de Il Sole 24 Ore
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quale sarà il futuro dell' industria hi-tech in Italia, alla luce di questo scenario ?
cheyenne