giovedì 10 luglio 2008

Appello a Napolitano: ridare alla ricerca il ruolo centrale nello sviluppo del Paese

Niente ricerca, siamo italiani

I rappresentanti di oltre 3mila scienziati hanno incontrato il Presidente Giorgio Napolitano per denunciare le debolezze del nostro sistema R&S

Una delegazione di venti scienziati ha incontrato ieri, 9 luglio, il Presedente della Repubblica Giorgio Napolitano per presentare due appelli sottoscritti da oltre tremila ricercatori italiani. I testi sono insieme una denuncia e una richiesta: evidenziano le difficoltà del nostro paese di pensare alla ricerca come motore dell'economia e dello sviluppo, e chiedono l'introduzione di un sistema di valutazione trasparente per la distribuzione dei finanziamenti.

L'incontro era stato chiesto in seguito al convegno “Il futuro ipotecato! Come se ne esce?”, organizzato lo scorso aprile dall'Osservatorio sulla Ricerca durante il quale erano emerse perplessità su come le classi politiche e imprenditoriali stiano continuando a trascurare la ricerca e il suo ruolo nella crescita economica e culturale del paese. L’iniziativa ha poi coinvolto un secondo gruppo di scienziati che guardano con preoccupazione non solo alla scarsità di risorse destinate al settore scientifico-tecnologico, quanto soprattutto alla loro distribuzione, quasi mai basato sul sistema di peer review.

La delegazione, guidata simbolicamente dal Nobel Rita Levi Montalcini, ha chiesto al Presidente di esercitare una pressione sul governo perché si cominci concretamente a ridare alla ricerca il suo ruolo centrale nello sviluppo del paese. “Importiamo invece di produrre”, commenta Rino Falcone, ricercatore dell’Istituto di Scienze e tecnologie della cognizione del Cnr e coordinatore dell'Osservatorio sulla Ricerca, “soprattutto nel settore della tecnologia.
continua >>> l'articolo pubblicato su Galileo
***
Osservatorio della Ricerca
***
cheyenne

Nessun commento: