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giovedì 17 luglio 2008

Pedofilia ed adescamento in rete a scopi sessuali (grooming)


Ne riparliamo perchè salvo l'encomiabile lavoro delle Forze dell'Ordine e della Magistratura, nulla o poco è stato fatto in materia di prevenzione in Italia. [per inciso, come si pensa di contrastare questo crimine orrendo se diminuiscono sempre più il denaro e le risorse a disposizione? ma questa è un'altra storia ...]

Il prossimo appuntamento della Commissione Europea:



Safer Internet Forum 2008
September 25-26 2008, Luxembourg

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Precedenti articoli riguardanti l'attività della Commissione Europea e di alcune singole Nazioni:

Il Consiglio d'Europa lancia un gioco on line per proteggere i bambini
dalle insidie del Web
(16 febbraio 2008)

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Il mondo di Loki: gioco virtuale contro la pedofilia (16 febbraio 2008)

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Pedofilia : polizia spagnola pubblica sul web foto di pedofili (20 febbraio 2008)

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USA e Gran Bretagna: come affrontano la pedofilia (28 febbraio 2008)

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Germania: FragFinn Motore di ricerca per bambini ( 1 marzo 2008)

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Aiutateci a fare di Internet un ambiente più sicuro per i bambini (1 marzo 2008)

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Microsoft® e Polizia Postale contro la pedopornografia online (2 marzo 2008)

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Proteggere i bambini in internet e nel web
Di Paolo Monge


Negli ultimi tempi il fenomeno della pedofilia on-line sta dilagando.
Questo era inevitabile, il miglioramento della portata delle reti, delle connessioni a banda larga e della connettività mobile, permette ormai di scambiarsi e pubblicare in rapidità contenuti anche molto pesanti in qualsiasi posto e situazione.
I pedofili, come ogni altra persona al mondo, si sono accorti della comodità che deriva dall'utilizzo di Internet e quindi la Rete è diventata uno dei maggiori sistemi di comunicazione e di condivisione anche in quel determinato raccapricciante scenario. Il male quindi non sta nella Rete, ma nel come viene e da chi usata. Nonostante il monitoraggio compiuto ogni giorno dalle forze dell'ordine è inevitabile che in un così vasto campo d'azione, qualcosa possa sfuggire. La natura stessa di Internet prevede una determinata libertà di pubblicazione di condivisione e di fruizione dei contenuti, ed è quindi improbabile rendere la Rete, libera dalla pedopornografia. Senza dubbio però è compito nostro, proteggere i minori e chi non è in grado di auto tutelarsi.

Mettere uno strumento della potenza in Internet nelle mani di un bambino senza la supervisione di un adulto responsabile, è come lasciare nelle sue mani una motosega accesa, sperando che riesca a fare la punta alle sue matite colorate.
continua >>> l'articolo di Paolo Monge e pubblicato da Roberto Trizio sul Network Alground Research Center

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cheyenne

domenica 2 marzo 2008

Microsoft® e Polizia Postale contro la pedopornografia online

Le forze in campo sono enormi così come enorme è la barbarie che si consuma sui bambini .... ogni secondo, ma non sono sufficienti perchè TUTTI abbiamo l'obbligo di vigilare. Tutti insieme per combattere la follia che ci circonda:
La follia in cui i bambini sono vittime innocenti di video, siti di pedofili, adescamenti on line, grooming, immagini violente e pedopornografiche on line.
La follia che copre con un velo pietoso la cosidetta "privacy".
La follia con cui vengono trovate giustificazioni "di amore" per atti di barbarie.
La follia che crea "un muro di gomma" verso coloro che si sono macchiati di un crimine così orrendo.
La follia che porta gli avvocati degli inquisiti a "patteggiare" il ritorno dei loro clienti nella società.
La follia che stringe in un silenzio omertoso il crimine in famiglia.
La follia che spinge la piccola vittima "a vergognarsi".
Una Nazione si misura anche dal grado di civiltà con cui tutela i bambini.
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cheyenne

sabato 1 marzo 2008

Aiutateci a fare di Internet un ambiente più sicuro per i bambini



27 Febbraio 2008 - La Commissione Europea ha varato un nuovo programma per una maggiore sicurezza dei minori che navigano in internet.
Di fronte alla diffusione recente di servizi di comunicazione del web 2.0, come i siti di socializzazione, il nuovo programma intende lottare non solo contro i contenuti illeciti, ma anche contro comportamenti dannosi come il bullismo in linea e l'adescamento in rete a scopi sessuali (grooming).
Tale programma fruisce di una dotazione di bilancio di 55 milioni di euro e abbraccia il periodo 2009-2013.
«Il programma "Safer Internet" è un buon esempio di intervento europeo che ha conseguenze dirette sulla vita quotidiana dei cittadini. Sono sempre più numerosi i bambini e gli adolescenti europei che usano le tecnologie in linea a casa e a scuola, da cui l'esigenza di un'informazione adeguata sia dei ragazzi che dei loro genitori ed insegnanti sulle opportunità di internet e sui rischi correlati alla rete», ha affermato José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea.
«Con il nuovo programma la Commissione Europea intende portare avanti gli interventi già avviati per creare un ambiente in linea più sicuro per i nostri ragazzi, incoraggiando le iniziative di autoregolazione e una maggiore sensibilizzazione della società. In presenza di contenuti illeciti in linea, le autorità pubbliche saranno in grado di prendere contromisure rapide e incisive grazie al rafforzamento dei sistemi di segnalazione».
«L'Unione Europea ha già ampiamente contribuito in passato a fare di internet un luogo più sicuro per i minori, ma resta ancora molto da fare», ha aggiunto Viviane Reding, Commissario responsabile della società dell'informazione e dei media.
«Anzi – ha aggiunto - i nuovi usi delle tecnologie richiedono un'intensificazione degli interventi. Sono convinta che il nuovo programma per un web più sicuro farà dell'Europa un modello nel campo della protezione dei minori nei confronti di abusi perpetrati in linea e attraverso i telefoni cellulari».
Le finalità del nuovo programma sono:
- Ridurre i contenuti illeciti e lottare contro i comportamenti dannosi in linea. Saranno creati punti di contatto nazionali ai quali segnalare i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in linea, in particolare il materiale pedopornografico e le manipolazioni psicologiche sui minori a scopi sessuali;
- Promuovere un ambiente in linea più sicuro. Saranno incoraggiate le iniziative di autoregolazione e sarà promosso il coinvolgimento dei minori e dei giovani nella creazione di un ambiente in linea più sicuro, in particolare attraverso gruppi di giovani;
- Sensibilizzare il pubblico, con interventi destinati ai minori, ai loro genitori e agli insegnanti. Lo scopo è favorire l'effetto moltiplicatore con lo scambio di buone pratiche attraverso la rete di centri di sensibilizzazione nazionali. È previsto il sostegno di punti di contatto ai quali i genitori e i minori potranno rivolgersi per avere una risposta su come navigare in linea in sicurezza;
- Creare una base di conoscenze riunendo i ricercatori attivi nel campo della sicurezza dei minori in linea a livello europeo. Si tratta di creare una base di conoscenze sull'uso delle nuove tecnologie da parte dei minori e sugli effetti e i rischi di tali tecnologie sui minori e utilizzarla per migliorare l'efficacia degli interventi in atto nell'ambito del programma Safer Internet.

Commissione Europea

Safer Internet contiene il link al PDF in italiano (o in altre lingue)

cheyenne

giovedì 28 febbraio 2008

USA e Gran Bretagna: come affrontano la pedofilia

GB: I genitori potranno informarsi sui pedofili
I genitori britannici potranno chiedere alla polizia se nel loro ambiente o tra i nuovi vicini di casa ci siano dei pedofili condannati. La Sig.ra Jacqui Smith - Ministro degli Interni - ha dato questa comunicazione al giornale N
ews of The World. Il provvedimento partirà quest'estate con un esperimento pilota in quattro regioni, e poi eventualmente esteso. Esso prevede, ad esempio, che una madre sola possa chiedere informazioni sul suo nuovo compagno. Lo stesso potranno fare i genitori riguardo a babysitter o vicini di casa. I media britannici la definiscono "legge
di Sarah", dal nome di una bambina di otto anni che nel 2000 venne uccisa da un uomo condannato per pedofilia.
New York (USA): è in discussione una proposta di legge denominata "E-stop"che si ispira ad una vicenda realmente accaduta: Megan Meier, una bambina del New Jersey che si suicidò dopo essere stata adescata su MySpace con la tecnica definita "
Grooming"
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fonti:
19 novembre 2007 La Repubblica
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10 aprile 2007 Corriere.it
Gb: sarà possibile sapere dove vivono pedofili
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13/2/2008 - La Stampa
New York mette un "E-stop" ai molestatori online
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cheyenne