domenica 18 maggio 2008

2008 Anno europeo del dialogo interculturale

L'anno europeo del dialogo interculturale 2008 è stato ufficialmente varato l'8 gennaio 2008 a Lubiana dal presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, dal primo ministro sloveno, Janez Janša, e dal presidente del Parlamento europeo, Hans Gert Pöttering. Il 7 gennaio la capitale slovena ha ospitato una conferenza sul tema "Il dialogo interculturale come valore fondamentale dell'Ue", cui hanno partecipato i commissari europei Ján Figel' e Jánez Potočnik. Accademici, filosofi, scrittori, artisti e giornalisti di molti paesi europei hanno discusso delle sfide dell'Europa multiculturale, preparando così la scena per l'avvio ufficiale dell'anno europeo. Il 7 gennaio si è inoltre tenuta una conferenza stampa con Ján Figel' e il ministro sloveno per gli affari culturali Vasko Simoniti. I temi affrontati sono stati la cultura, le arti, l'istruzione, la ricerca, lo sviluppo economico sostenibile, i media nonché le questioni attinenti alla migrazione, al multilinguismo e alle religioni. Tali manifestazioni segnano l'inizio di una vasta gamma di attività, organizzate in tutta Europa nel corso dell'anno per valorizzare l'interazione interculturale, approfondire le relazioni tra i popoli e le religioni e contribuire a rafforzare, mediante il dialogo, la comprensione, la tolleranza, la solidarietà e la percezione di un destino comune tra i cittadini europei di ogni estrazione.


Il 4 dicembre 2007, in occasione del lancio della campagna di comunicazione relativa all’anno europeo del dialogo interculturale, Ján Figel', commissario europeo responsabile dell'istruzione, della formazione, della cultura e della gioventù, aveva dichiarato: "Nel XXI secolo, l'Europa deve far fronte ad una nuova sfida: come diventare una società interculturale fondata sullo scambio, nel pieno rispetto delle idee di ognuno, tra individui e gruppi di provenienza culturale diversa. Vogliamo superare le società multiculturali, nelle quali le culture e le comunità si limitano a coesistere: la semplice tolleranza dell'altro non basta più. Dobbiamo iniziare una vera metamorfosi delle nostre società per creare un'Europa interculturale nell'ambito della quale gli scambi e le interazioni tra le culture si svolgano in modo costruttivo e la dignità umana sia universalmente rispettata."
Secondo un recente sondaggio Eurobarometro, due terzi degli europei hanno contatti quotidiani con almeno una persona di un'altra religione, etnia o nazionalità, il che dimostra che le interazioni interculturali costituiscono un elemento comune nell'Unione. Oltre il 70 per cento degli intervistati considera positive queste relazioni. L'anno europeo del dialogo interculturale 2008 sarà incentrato su questo atteggiamento positivo. I principali vettori dei messaggi dell'anno europeo saranno i ventisette progetti nazionali e i sette grandi progetti paneuropei, riguardanti una vasta gamma di temi, ai quali parteciperanno cittadini di tutti gli Stati membri.


L'impostazione sarà "dal basso verso l'alto", poiché grande importanza rivestirà la partecipazione della società civile a livello nazionale, regionale e locale. Parallelamente, sarà dato ampio spazio alla comunicazione, in modo a diffondere i risultati di queste attività. Quindici esponenti di spicco della scena culturale europea, gli "ambasciatori" dell'anno europeo, prenderanno parte a quest'azione. Benché sia privilegiata l'organizzazione di attività negli
Stati membri, molte manifestazioni di rilievo avranno luogo anche a Bruxelles. Sette grandi dibattiti su temi quali la migrazione, le minoranze, l'istruzione, le culture e le religioni saranno organizzati con commissari europei e varie personalità. Sono anche previsti concerti di orchestre finanziate dall'Unione europea e un'attività per i giovani sul tema delle relazioni interreligiose. Il dialogo interculturale è un tema tradizionalmente trattato nei progetti finanziati nell'ambito dei principali programmi della Commissione nei settori dell'istruzione (Programma di apprendimento permanente), della cultura (Programma Cultura) e dei giovani (Programma Gioventù in azione). Gli obiettivi stabiliti per l'anno europeo del dialogo interculturale continueranno a rappresentare anche dopo il 2008 una priorità costante e sempre più importante dei citati programmi, con uno stanziamento complessivo di oltre 8,6 miliardi di euro nel periodo 2007-2013.


fonte

Portale " Together in Diversity" Insieme nella diversità

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Negli ultimi tempi, è cresciuta in maniera considerevole, la paura dell’invasione dell’altro, ovvero la paura dell’altro - quello che in greco si chiama "xenofobia". La paura può essere una risposta ai flussi migratori da vari Paesi? L’anno Europeo del Dialogo Interculturale" è una occasione da non perdere al fine di favorire la ricchezza delle diversità culturali, religiose, linguistiche, etc. nell'ottica di una società multietnica e nell'era della globalizzazione. Le nostre Istituzioni hanno spiegato a sufficienza i grandi vantaggi che noi abbiamo tratto dalla costituzione dell’Unione Europea?. Ahimè ...spesso ... troppo sesso ... si sottolineano i problemi, e forse ... non abbastanza i vantaggi non solo in termini economici ma anche culturali.
Sommessamente .... vorrei ricordare a me stessa ed ai lettori di tecnopolis-hi che l'Italia è il Paese da cui sono partiti ... in massa ... i nostri "emigranti con la valigia di cartone" in cerca di miglior fortuna all'estero.

cheyenne

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