INDAGINE WEBSENSE: DIPENDENTI POCO CONSAPEVOLI DEI RISCHI LEGATI ALL'EMAIL
I dipendenti italiani non accettano messaggi dagli sconosciuti, ma poi si affidano senza esitazione all’email per l’invio di dati sensibili.
Lo rivela un’indagine condotta da Websense nei due paesi, che evidenzia anche come italiani e inglesi siano invece uniti nella convinzione che l’email aziendale sia adeguatamente protetta e nella sottovalutazione dello spam, considerato più un fastidio che una minaccia reale.
Secondo i risultati di un’indagine condotta in Gran Bretagna e Italia da Websense, azienda leader nelle soluzioni integrate per la sicurezza del web, dell’email e dei dati, i dipendenti continuano ad avere un basso livello di percezione dei rischi legati all’uso della posta elettronica aziendale, tendendo in particolare a sottovalutare lo spam e la necessità di tutelare i dati sensibili.
L’indagine, condotta tra maggio e giugno di quest’anno sottoponendo un questionario online a un campione di 150 dipendenti italiani e inglesi, aveva l’obiettivo di comprendere meglio quanto gli utenti siano realmente consapevoli e informati sui rischi per la sicurezza informatica portati da spam, phishing, attacchi hacker o perdita dei dati sensibili causati da una posta aziendale non protetta.
continua >>> l'articolo pubblicato su Data Manager
***
cheyenne
I dipendenti italiani non accettano messaggi dagli sconosciuti, ma poi si affidano senza esitazione all’email per l’invio di dati sensibili.
Lo rivela un’indagine condotta da Websense nei due paesi, che evidenzia anche come italiani e inglesi siano invece uniti nella convinzione che l’email aziendale sia adeguatamente protetta e nella sottovalutazione dello spam, considerato più un fastidio che una minaccia reale.
Secondo i risultati di un’indagine condotta in Gran Bretagna e Italia da Websense, azienda leader nelle soluzioni integrate per la sicurezza del web, dell’email e dei dati, i dipendenti continuano ad avere un basso livello di percezione dei rischi legati all’uso della posta elettronica aziendale, tendendo in particolare a sottovalutare lo spam e la necessità di tutelare i dati sensibili.
L’indagine, condotta tra maggio e giugno di quest’anno sottoponendo un questionario online a un campione di 150 dipendenti italiani e inglesi, aveva l’obiettivo di comprendere meglio quanto gli utenti siano realmente consapevoli e informati sui rischi per la sicurezza informatica portati da spam, phishing, attacchi hacker o perdita dei dati sensibili causati da una posta aziendale non protetta.
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cheyenne
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