mercoledì 9 luglio 2008

Freebase: web semantico con il più grande database aperto e condiviso della conoscenza umana



Freebase, ecco l'enciclopedia 3.0

E' il più grande database aperto e condiviso della conoscenza umana. Lo stanno sviluppando a San Francisco con l'aiuto degli algoritmi semantici, ma anche degli utenti. Con circa 4 milioni di voci collezionate, ha già superato Wikipedia.
Qual è il più grande contenitore di informazioni e risorse strutturate presente sul web? In molti penseranno a Wikipedia con i suoi 2,5 milioni di voci in lingua inglese. Ma non è affatto così: con circa quattro milioni di argomenti, il primato spetta a un servizio di cui forse non avrete mai sentito parlare. Si chiama Freebase ed è un gigantesco database sviluppato dalla start-up californiana Metaweb su cui è possibile trovare risorse di ogni tipo: dai luoghi geografici ai personaggi storici, ma anche ambiti più di nicchia come la meteorologia, la programmazione informatica o la cucina indiana.

Non è una semplice enciclopedia
Seppure per molti versi le assomigli, Freebase non può essere assolutamente assimilato a un'enciclopedia. Almeno non nel senso tradizionale. Jamie Taylor (che si presenta come "ministro dell'informazione" di Metaweb) lo descrive come "un database aperto e condiviso della conoscenza umana". Ma a differenza di Wikipedia, Freebase non è compilato soltanto da utenti umani: il grosso del lavoro qui lo fanno gli algoritmi e le macchine che "succhiano" informazioni da una miriadi di fonti, a cominciare da Wikipedia, ma non solo: Flickr, il Dipartimento Usa del Commercio, Music Brainz, l'USGS, Chef Moz e via dicendo. Tutti questi dati vengono setacciati dagli algoritmi semantici, che li classificano secondo criteri pertinenti e li mettono in relazione tra loro. Il risultato è un enorme contenitore di informazioni strutturate, che continua a crescere a vista d'occhio.

continua >>>
l'articolo di Nicola Bruno pubblicato su Visionpost
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cheyenne

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