Virgin e BPI pronte a sconfiggere la pirateria
A circa un mese dall’annuncio del progetto che vede unite Virgin Media e British Phonographic Industry, partono le prime lettere destinate agli utenti britannici.
La campagna inglese nasce con l’intenzione di risolvere definitivamente il problema, dirigendosi proprio verso gli utenti, troppo spesso convinti di poter sfuggire alla legge.
Sono 800 le lettere inviate dal provider britannico agli utenti per avvisarli che le major discografiche sono consapevoli delle loro abitudini online.
Tra le richieste contenute nelle lettere, quella di non scaricare musica in modo illegale attraverso siti di file sharing.
Le più importanti etichette musicali, sperano che questa possa essere una soluzione definitiva per sconfiggere il download illegale che provoca a questo genere d’industria, ingenti perdite.
Tra gli obiettivi della collaborazione Virgin-BPI, sensibilizzare i genitori al problema, spiegando che le azioni dei propri figli online e in particolare il download di materiale illegale consistono in un vero e proprio reato.
Soluzioni simili sono state prese anche negli Usa e in Francia.
Una delle possibilità proposte dalla British Phonographic Industry è una sorta di politica delle “tre possibilità”, ovvero, dopo due avvisi non rispettati gli Internet Provider dovrebbero disconnettere l’utente.
continua >>> l'articolo a cura di Francesca Guido pubblicato su Data Manager
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A circa un mese dall’annuncio del progetto che vede unite Virgin Media e British Phonographic Industry, partono le prime lettere destinate agli utenti britannici.
La campagna inglese nasce con l’intenzione di risolvere definitivamente il problema, dirigendosi proprio verso gli utenti, troppo spesso convinti di poter sfuggire alla legge.
Sono 800 le lettere inviate dal provider britannico agli utenti per avvisarli che le major discografiche sono consapevoli delle loro abitudini online.
Tra le richieste contenute nelle lettere, quella di non scaricare musica in modo illegale attraverso siti di file sharing.
Le più importanti etichette musicali, sperano che questa possa essere una soluzione definitiva per sconfiggere il download illegale che provoca a questo genere d’industria, ingenti perdite.
Tra gli obiettivi della collaborazione Virgin-BPI, sensibilizzare i genitori al problema, spiegando che le azioni dei propri figli online e in particolare il download di materiale illegale consistono in un vero e proprio reato.
Soluzioni simili sono state prese anche negli Usa e in Francia.
Una delle possibilità proposte dalla British Phonographic Industry è una sorta di politica delle “tre possibilità”, ovvero, dopo due avvisi non rispettati gli Internet Provider dovrebbero disconnettere l’utente.
continua >>> l'articolo a cura di Francesca Guido pubblicato su Data Manager
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cheyenne
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