giovedì 29 maggio 2008

Un computer legge nel pensiero: verso una semantica cerebrale

Un computer che sa che cosa pensi
Per la prima volta si riesce a comprendere come il cervello codifichi i significati delle parole

Se pensate a qualcosa di concreto, c'è un computer che può leggere la vostra mente. Un gruppo di ricercatori della
Carnegie Mellon University ha infatti messo a punto un modello computazionale che può decifrare e predire l'esatto schema di attivazione del vostro cervello associato in modo univoco ai nomi delle cose concrete, di quelle cioè che potete vedere, sentire, tastare, odorare o gustare.
Già esistono apparecchiature in grado di rilevare gli schemi di attività motoria del cervello e in tal modo consentire di muovere con il solo pensiero il cursore di un computer su un monitor o un braccio artificiale, ma questo rappresenta un salto di qualità, in quanto si tratta della prima volta che si riesce a comprendere come il cervello codifichi i significati delle parole, in cui cioè ci si muove sul piano della semantica cerebrale.
Come illustrano in un articolo pubblicato sulla rivista "Science", i ricercatori - diretti dall'informatico Tom M. Mitchell e dal neuroscienziato Marcel Just - hanno dapprima mostrato di essere in grado di rilevare, attraverso la risonanza magnetica funzionale, le aree del cervello che sono attivate quando una persona pensa una specifica parola. Successivamente hanno iniziato a prevedere gli schemi di attivazione cerebrale per parole concrete - cose esperite attraverso i sensi - per i quali non esistevano ancora dati nell'archivio delle loro registrazioni fMRI.
Il lavoro potrebbe quindi condurre a un uso delle scansioni cerebrali per l'identificazione di pensieri ed essere applicato allo studio dell'autismo o di disturbi come la schizofrenia paranoide o le demenze semantiche come il morbo di Pick.
continua >>> l'articolo pubblicato su LE SCIENZE
cheyenne


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