mercoledì 28 maggio 2008

"Nessuno a cui dirlo": ricerca agghiacciante di Save the Children


Chiedo scusa ai lettori di tecnopolis-hi .....molte volte questo blog si è occupato della violenza sui bambini, oggi, non ho voglia di commentare...

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Save the Children: abusi sessuali su minori da parte delle forze di pace Onu e di operatori umanitari sono un fenomeno sommerso e sottostimato

Casi di abusi e sfruttamento sessuale di minori, anche di sei anni, da parte della forze Onu di peacekeeping e operatori umanitari, continuano a verificarsi in paesi in emergenza e sono sottostimati e poco documentati anche a causa della paura delle vittime di parlarne e denunciarli. E’ quanto emerge dal nuovo Rapporto di Save the Children “Nessuno a cui dirlo”: una ricerca qualitativa frutto di interviste, gruppi di discussione e incontri che hanno coinvolto bambini, bambine, operatori umanitari, personale delle missioni Onu di peacekeeping, addetti alla sicurezza, in nazioni in situazioni di emergenza o post conflitto (1). La ricerca segue di 2 anni uno studio analogo condotto in Liberia da Save the Children.
“Nonostante le recenti dichiarazioni di impegno a risolvere il problema da parte dei governi e delle organizzazioni internazionali”, commenta Valerio Neri Direttore Generale di Save the Children Italia, “il nostro rapporto documenta come abusi nei confronti di minori permangano e continuino in paesi e aree in emergenza e come queste situazioni restino per lo più sommerse. E’ necessario fare molto di più affinché i bambini non continuino a soffrire in silenzio e siano invece incoraggiati e aiutatati a denunciare quanto hanno subito”.
La paura di parlare è ancora molto forte, emerge infatti con evidenza dalla ricerca di Save the Children. I bambini temono che, se parlano, l’abusante possa cercarli e fare loro del male, che le agenzie umanitarie smettano di dare loro gli aiuti, temono di essere stigmatizzati ed emarginati dalle famiglie e comunità o addirittura puniti.“Tutto questo ci lascia intendere”, continua il Direttore Generale di Save the Children, “che per ogni abuso identificato ce ne sono probabilmente molti che rimangono nascosti e sconosciuti”.Le persone non parlano perché hanno paura che poi le agenzie non lavoreranno più qui e noi abbiamo bisogno di loro, dichiara un ragazzo del Sud Sudan.

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La versione integrale del Rapporto “Nessuno a cui dirlo” è scaricabile dal seguente indirizzo:
www.savethechildren.it/pubblicazioni

fonte

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" In Africa abusi su minori in cambio di cibo"

fonte : La Stampa

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Oggi è il sessantesimo anno della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Amnesty International Report 2008

Stato dei diritti umani nel mondo


cheyenne

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