giovedì 26 giugno 2008

Telefono Arcobaleno: aggiornamenti sulla lotta alla pedofilia





25-06-2008

41 ARRESTI GRAZIE A 'TELEFONO ARCOBALENO'
Madrid, 25 giu. (Apcom) -


La polizia spagnola ha arrestato 41 persone in tutto il paese, accusate di detenzione e distribuzione di pornografia infantile via internet. Ne danno notizia oggi le stesse forze dell'ordine di Madrid in un comunicato secondo cui nell'operazione - resa possibile grazie alla collaborazione dell'associazione italiana 'Telefono Arcobaleno' - ci sono altri 19 imputati. Più di 200 agenti specializzati in delitti tecnologici ed informatici e 30 procure hanno partecipato alla retata, in cui sono state effettuate 59 perquisizioni e sono stati sequestrati un centinaio di dischi duri e un migliaio di supporti ottici. L'indagine, sviluppata assieme alle polizie di diversi paesi europei attraverso l'Europol, è partita grazie a denunce anonime e alle informazioni di diverse associazioni per i diritti dei minori. Fra queste, secondo la polizia spagnola, è stata essenziale la denuncia 'di Telefono Arcobaleno', che ha comunicato l'esistenza di un sito internet tedesco, da cui si potevano scaricare video pedofili criptati. Circa la metà degli arresti è stata compiuta a partire da questo sito. In un'altra indagine svolta di recente dalla polizia iberica è stata scoperta l'esistenza di un "International boy love day", proclamato da un sito internet estero che lo fissava per il 24 giugno. Una sorta di giornata dell''orgoglio pedofilo', con tanto di giustificazione delle relazioni sessuali con minori consenzienti.

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I NUMERI DELL’ORGOGLIO PEDOFILO
Denunciata oggi la mappatura mondiale della pedofilia culturale Svezia, Olanda e spicca l’Italia tra i Paesi coinvolti. 21.600 segnalazioni di siti web a contenuto pedopornografico solo negli ultimi 6 mesi e ci si aspetta un incremento della pedofilia on line per il prossimo anno di circa il 35%.


Milano 24 giugno –
Telefono Arcobaleno, l’Associazione che da ormai dodici anni lotta contro la pedofilia on line, si schiera contro la divulgazione del pensiero pedofilo. L’obiettivo è quello di conoscere per prevenire il fenomeno e non lasciare che questa pseudocultura, che incita ad usare i bambini, minacci, sempre più da vicino, l’infanzia. L’attività costante di monitoraggio del web di Telefono Arcobaleno ha portato a ben 21.600 segnalazioni di siti pedofili solo nei primi sei mesi del 2008, mentre ci si aspetta un incremento del 35% delle attività pedofile in rete per la fine dell’anno. Proprio pochi minuti fa, questa preziosa attività condotta dall’equipe informatica di Telefono Arcobaleno, ha consentito di ottenere e denunciare la dinamica mappatura dei principali siti internet con diretti, chiari ed espliciti contenuti pedopornografici tra i quali ne emergono quelli di tipo "culturale" che non nascondono l'intento di ottenere la “normalizzazione" del comportamento pedofilo.
«Non c’è nessun orgoglio nella pedofilia e non ci deve essere nessuna giornata commemorativa,» dichiara Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno, «che non sia dedicata a combattere questo triste fenomeno con tutti gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione. I movimenti di pensiero in favore della diffusione delle giustificazioni teoriche della pedofilia preesistono ad internet, alcuni di questi siti sono attivi dal decennio scorso e si rilevano anche non marginali presenze "italiane" per lingua ed espressione. Altro aspetto da rilevare» sottolinea Giovanni Arena, «è la "connection", il reciproco supporto e la rispettiva promozione che esistono tra i diversi siti pedofili. La rete ne ha amplificato l’operato consentendo ai loro accoliti, sparsi in tutto il mondo, di diffondere su vasta scala gli aberranti proclami.»
Telefono Arcobaleno, oggi, con questa denuncia al NIT, Nucleo Investigativo Telematico, pone l’accento sull’urgente necessità di valorizzare e incrementare l’attività di contrasto al fenomeno della pedopornografia in internet attraverso azioni integrate sul territorio nazionale e internazionale.

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Aggiornamento:
La pedofilia sarà reato. Anche online
Nessuna tregua, nessuna tolleranza, nessuno spazio a chi non condanna apertamente qualsiasi aspetto della pedofilia: la pedofilia culturale che secondo le associazioni di tutela dei minori cresce in rete esponenzialmente, anche in Italia, è ora oggetto di una nuova proposta di legge che segue di pochi giorni l'annuncio di un'altra proposta in materia. In questo caso, per la prima volta si intende inserire il termine pedofilia nel Codice Penale, una misura che ha come primo firmatario Alessandro Pagano del Partito della Libertà ma che ha già raccolto numerosissimi consensi in Parlamento: almeno un centinaio gli onorevoli pronti ad appoggiare la nuova idea.
continua >>> l'articolo di Paolo De Andreis pubblicato su Punto Informatico
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mah! a prescindere che gli "annunci" di proposte di legge non sono ancora leggi dello Stato ... non sono altrettanto ottimista come Paolo De Andreis , chiedo venia ...;
a mio modesto parere la "vera" prevenzione ed il contrasto alla pedofilia e alle pedopornografia non avviene solo per "magia" di una legge, bensì sopratutto, attraverso un lungo percorso educativo/culturale di rispetto per l'infanzia in ogni campo ed ad ogni livello, di lotta alla violenza e coinvolgendo il mondo della scuola sin dalla prima infanzia (genitori, insegnanti e studenti).
Sentiremo anche la voce di qualche sociologo, universitari dell'area educativa/storico/umanistica ? Ricordo male, oppure sono parecchi anni che invece delle loro voci, la tv ed il mondo dei media ci propinano interviste di tuttologi? [per carità, non vi è alcun riferimento agli articoli precedenti, che, invece, offrono contributi preziosi al dibattito sul web in "assenza" di altri soggetti ...]
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cheyenne

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