Truffe telefoniche e non solo
L’ultima trovata dei truffatori è avvenuta via internet, attraverso la quale sono state inviate e-mail ai cittadini da parte di falsi comuni per presunte violazioni al codice della strada. In particolare sarebbero multe per eccesso di velocità con allegate foto scattate dall’autovelox. Con la e-mail si sollecita l’utente ad aprire gli allegati entro 15 giorni dal ricevimento e -oltre alle foto- ci sarebbero anche la contestazione, il conteggio dei punti sulla patente e persino un modulo riferito alla sentenza di cassazione del 20 luglio 2001 per fare ricorso. Tutti gli allegati sono infetti da virus e aprendoli si installa sul proprio pc un codice dannoso. I consigli sono sempre gli stessi: evitare di aprire gli allegati, cancellare le mail e procedere costantemente all’aggiornamento del proprio antivirus.
Conoscere il “phishing” per non abboccare
Questa truffa informatica arriva con una e-mail e invita l’utente intestatario di un conto corrente online a collegarsi a un link e fornire i codici personali per risolvere inesistenti problemi di natura tecnica, per migliorare la qualità del servizio o per avviare un aggiornamento programmato. Il messaggio di posta elettronica falsifica perfettamente il logo ufficiale della propria banca o posta e inganna l’ignaro utente che si trova così con il conto svuotato.
Il dialer che rende salata la bolletta
Ultimo ma non ultimo il dilagante fenomeno delle truffe con dialer, una connessione telefonica che dirotta la linea telefonica su un’utenza a pagamento. Migliaia di segnalazioni alla polizia postale per lamentare queste violazioni amministrative e penali e per contestare i relativi addebiti in bolletta. Il dialer installato modifica in modo permanente la connessione impostata originariamente sul pc e quindi ogni volta che ci si collega a internet lo si fa attraverso questa utenza a pagamento. L’antitodo? Un software in grado di impedire l’attivazione del dialer e l’aggiornamento periodico di antivirus e di firewall.
L’ultima trovata dei truffatori è avvenuta via internet, attraverso la quale sono state inviate e-mail ai cittadini da parte di falsi comuni per presunte violazioni al codice della strada. In particolare sarebbero multe per eccesso di velocità con allegate foto scattate dall’autovelox. Con la e-mail si sollecita l’utente ad aprire gli allegati entro 15 giorni dal ricevimento e -oltre alle foto- ci sarebbero anche la contestazione, il conteggio dei punti sulla patente e persino un modulo riferito alla sentenza di cassazione del 20 luglio 2001 per fare ricorso. Tutti gli allegati sono infetti da virus e aprendoli si installa sul proprio pc un codice dannoso. I consigli sono sempre gli stessi: evitare di aprire gli allegati, cancellare le mail e procedere costantemente all’aggiornamento del proprio antivirus.
Conoscere il “phishing” per non abboccare
Questa truffa informatica arriva con una e-mail e invita l’utente intestatario di un conto corrente online a collegarsi a un link e fornire i codici personali per risolvere inesistenti problemi di natura tecnica, per migliorare la qualità del servizio o per avviare un aggiornamento programmato. Il messaggio di posta elettronica falsifica perfettamente il logo ufficiale della propria banca o posta e inganna l’ignaro utente che si trova così con il conto svuotato.
Il dialer che rende salata la bolletta
Ultimo ma non ultimo il dilagante fenomeno delle truffe con dialer, una connessione telefonica che dirotta la linea telefonica su un’utenza a pagamento. Migliaia di segnalazioni alla polizia postale per lamentare queste violazioni amministrative e penali e per contestare i relativi addebiti in bolletta. Il dialer installato modifica in modo permanente la connessione impostata originariamente sul pc e quindi ogni volta che ci si collega a internet lo si fa attraverso questa utenza a pagamento. L’antitodo? Un software in grado di impedire l’attivazione del dialer e l’aggiornamento periodico di antivirus e di firewall.
fonte: Polizia Di Stato
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cheyenne
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