mercoledì 25 giugno 2008

Il fantastico mondo di Internet [era «Is Google making us Stoopid?»]




Dagli Stati Uniti è approdata in Italia un'interessante discussione che pone notevoli punti di riflessione.
L' interrogativo che pone Google come metafora rispetto al Web è il punto di partenza di commenti che sortiscono l'effetto volutamente provocatorio del titolo inserito da Mr Nicholas G. Carr: «Is Google making us Stoopid?»
E' una riflessione che non ha e non potrebbe avere un punto di approdo perchè i soggetti coinvolti dovrebbero essere molti ma molti di più in ragione proprio della natura della rete internet le cui caratteristiche, neanche a dirlo .... sono mondiali. Le risposte degli interlocutori hanno, quindi, delle variabili infinite a seconda del propria area di residenza/vita/cultura/storia; approccio sulla rete; delle esperienze acquisite; età; lavoro; tempo dedicato al web etc., etc., etc.
E' un dato incontrovertibile che l'uso di internet - al pari di altre tecnologie - sottragga tempo ad altre attività ... senza alcun dubbio alla lettura di un buon libro, ma anche a tutte le attività manuali di tipo hobbistico ... il giardinaggio ad esempio senza andare troppo lontano.....

La conseguente affermazione di molti è che "il profumo" del libro rischia di rimanere negli scaffali delle biblioteche sempre più "polverose".
Altro dato incontrovertibile, d'altronde, è l'inderogabile necessità di digitalizzazione di antichi testi, biblioteche, archivi e quant'altro. Ad esempio, è un dato oggettivo che
la digitalizzazione delle opere di Charles Darwin, ha reso ampiamente fruibile da tutti quell'enorme patrimonio culturale che in precedenza era riservato solo a studiosi, ricercatori ed addetti ai lavori.
In tal modo la tecnologia offre una chance in più contro il deterioramento della produzione cartacea nel corso dei secoli. In quest'ottica Internet si pone non come fine, bensì come mezzo. La tecnologia al servizio della storia. Tutto sommato è una sfida da non poco conto ....
Punto di domanda: prendendo ad esempio un archivio Universitario: come rendere il processo di digitalizzazione in termini di "laboratorio di ricerca" con il coinvolgimento anche dei non addetti ai lavori ?
Il laboratorio preso ad esempio, può diventare un fattore di crescita/ innovazione e non solo come domanda/offerta di un servizio on line?


Sempre nel Bel Paese , le polemiche "stop and go" sull'impoverimento culturale segnalano da tempo, un generale abbassamento del livello di attenzione verso la lettura anche soltanto dei quotidiani, giornali e quant'altro .... per rimanere alla carta stampata. Le responsabilità di tale impoverimento culturale sono da attribuirsi tutte al web?

Difetti di internet? tantissimi ..., bè, forse, a pensarci bene non sono molti, dal momento che il primo computer binario è nato solo 60 anni fa ...
Noi di tecnopolis-hi abbiamo, da tempo, posto l'interrogativo della
"sicurezza dei dati" , della privacy, in parole povere chi o cosa detengono il mare magnum dei dati immessi in rete, così come abbiamo tentato di mettere in guardia rispetto all'uso "incauto" del web" ...

Un moderato uso del "multitasking" rende il Worl Wide Web davvero fantastico. In una pausa di "multitasking", talvolta anch'io mi domando: "dove sto andando?"

Chi può rispondere a questa domanda da un mln di dollari nell'era della globalizzazione?

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approfondimenti:

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La rete sta inglobando tutte le nostre tecnologie intellettuali, sta plasmando i nostri cervelli. E intanto molti di noi fanno fatica a finire un libro. La critica controcorrente di Nicholas Carr.

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cheyenne

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