venerdì 27 giugno 2008

Copyright nel BelPaese: copiare dalla Francia?

Cultura, web e diritto d’autore: la dottrina francese anche in Italia?
Per Denis Olivennes il futuro dei produttori dei contenuti passa da una legge-accordo condivisa. Questo è il futuro. Per Masi l'Italia saprà trovare una soluzione saggia in grado di garantire equilibrio fra tutti gli interessi in gioco.
“Un accordo e, se occorre, una legge che lo sancisca, per combattere il problema dello scambio illegale di file sul web è necessario, anzi è il futuro”: non ha dubbi Denis Olivennes, direttore del quotidiano francese Nouvel Observateur, ispiratore dell’accordo tra il mondo dei contenuti e dei service provider e del successivo disegno di legge approvato in materia la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri francese e presente ieri, 25 giugno, a Roma al convegno organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) sul tema “Creatività e cultura nel web: opportunità o minaccia?”.

“La Francia ha trovato una soluzione per contrastare il fenomeno - ha proseguito - Serviva un provvedimento che combattesse il peer to peer (P2P) costringendo tutti gli attori coinvolti dal problema a raggiungere un’intesa: oggi la Francia ha un progetto di legge, e a breve lo avrà anche l’Inghilterra. Questo è il futuro e questa è la nostra soluzione: l’unica strada per garantire un futuro ai produttori di contenuti culturali rispetto ai gestori delle reti”.
continua >>> l'articolo pubblicato sul Network i-dome
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Dottrina Sarkozy, Italia possibilista
L'Italia non è la Francia e Denis Olivennes non è il consigliori del presidente italiano. Ma proprio Olivennes, in Italia per un convegno industriale sul tema, si è appellato alle istituzioni italiane affinché seguano l'esempio del suo paese e puntino tutto sulla disconnessione degli utenti pirata affinché una nuova industria culturale possa sorgere al di fuori dell'attuale assedio del P2P illegale. Proprio Olivennes ha ispirato la normativa adottata dal Governo francese e che tanto sta facendo discutere.
Nel corso del convegno organizzato a Roma al Tempio di Adriano dall'Associazione Italiana Editori (AIE), l'autore del libro La Gratuità è un Furto ha spiegato che "un accordo e, se occorre, una legge che lo sancisca, per combattere il problema dello scambio illegale di file sul web è necessario, anzi è il futuro".
continua >>> l'articolo pubblicato su Punto Informatico
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Diritto d'autore: serve una soluzione ma non quella francese
La proprietà intellettuale è la protagonista indiscussa della società dell'informazione e non è possibile immaginare lo sviluppo culturale della comunità globale in assenza di un quadro di regole certo, chiaro ed univoco che tuteli adeguatamente i titolari dei diritti incentivandoli a continuare a creare nuove opere e che, ad un tempo, garantisca agli utenti legittimi di tali opere il diritto alla loro fruizione libera da ogni vincolo, legaccio, condizionamento o altro tipo di limite tecnico o giuridico.
L'impianto della legge sul diritto d'autore ed i principi fondamentali sui quali essa è basata restano, a mio avviso, attuali e vanno rispettati e salvaguardati anche nell'Era dell'accesso: l'autore ha diritto a veder remunerato il suo sforzo creativo a fronte della messa a disposizione della collettività della propria opera.
È, tuttavia, innegabile che le nuove tecnologie digitali e telematiche abbiano inciso - e continuino ad incidere - in maniera forte sulle dinamiche della produzione, distribuzione e fruizione dei contenuti digitali, imponendo un ripensamento radicale di metodi di business, abitudini di consumo e di talune disposizioni contenute nella vigente disciplina della materia.
continua >>> l'articolo di Guido Scorza pubblicato su Punto Informatico
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