martedì 17 giugno 2008

Il progresso non è un mito

Giocare con le cifre non è una consuetudine solo italiana. E' piuttosto una pratica acquisita tra le forze che si candidano alla guida di un paese nelle moderne democrazie mediatiche, ed è trasversale agli schieramenti.
Che fare allora quando i numeri che misurano un fenomeno economico sono radicalmente diversi, stando alle affermazioni politiche? Lavoce.info ha proposto di valutare in dettaglio le dichiarazioni dei politici per verificare se rispondono al vero. Perché non farlo sempre allora, soprattutto quando i riflettori sui dibattiti elettorali si spengono e i politici sono chiamati a mantenere le promesse fatte in campagna? Rendere la verifica sistematica delle cifre un fatto istituzionale avrebbe l'effetto di alimentare una cultura politica matura, basata sul giudizio insindacabile dei fatti. Tuttavia, ci sono aspetti che rendono naturalmente difficile verificare se i "numeri" sono corretti. In altre parole, il problema non è discutere l'oggettività del dato reale per come viene diffuso dalle istituzioni preposte, quanto piuttosto le varie interpretazioni che del dato vengono filtrate da stampa e analisti, per poi essere usate dai politici. Misurare un fatto sociale ed economico è un'operazione laboriosa e delicata, che richiede due ingredienti speciali: chiarezza concettuale e realismo.

continua >>> l'articolo di Mattia Gallotti pubblicato sul Network i-dome
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approfondimenti:
OCSE (in inglese OECD): Organisation for Economic Co-Operation and Development
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cheyenne

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