Il 2008 si è affacciato con una ulteriore novità su questo Blog: Riportiamo l'efficientissimo servizio antibufale di Paolo Attivissimo, nella convinzione che circolano ancora queste "catene di sant'antonio" e che sono ancora in molti a cascarci.Ricordiamo che sempre che il miglior firewall ed antivirus passa per la nostra testa ;-)
[rif. articolo "Spam: il cuore del Cybercrime"]
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GLOSSARIO
Chain Letter altresì chiamata "catena di sant'antonio" è una lettera inviata a un certo numero persone con la richiesta che ciascun destinatario la invii a sua volta a un uguale numero di persone.
La comunità di Internet è costantemente bombardata da queste catene di sant'antonio che arrivano con la posta elettronica. Questi messaggi narrano ogni sorta di notizie lacrimose, allarmanti, in merito a presunte malattie di personaggi non meglio identificati. Ogni destinatario del messaggio è invitato a inviarne una copia ai propri amici e conoscenti. Purtroppo, ci sono molte varianti "su questo tema".Al giorno d'oggi Internet consente di inviare un messaggio a centinaia di persone con un semplice clic del mouse e a un costo apparentemente irrilevante. In realtà il costo di queste operazioni non è per nulla irrilevante. Lo dimostra un semplice calcolo. Immaginiamo che una di queste "anime buone" invii il messaggio a sole dieci persone, anche se in realtà molti lo spediscono a tutti gli indirizzi della propria rubrica. Immaginiamo che ciascuno dei destinatari spedisca il messaggio ad altre dieci, venti persone, e così via. Dopo nove soli passaggi la Rete è sommersa da un miliardo di messaggi, con il risultato di bloccare i server.
Se si provasse poi a calcolare il tempo necessario per leggere e cestinare questa massa di messaggi apparentemente innocenti e innocui, si vedrebbe che la spesa per le società e per i singoli non è per nulla irrilevante. I messaggi delle chain letter in genere non recano alcuna indicazione della persona che ha inviato il messaggio per prima e quindi è impossibile controllarne l'autenticità.
Se ricevete una chain letter con la posta elettronica, la soluzione più saggia consiste nel cestinarla. Evitate di inviare il messaggio ad amici e parenti perché otterreste il risultato di intasare i server.Inoltre, non è assolutamente simpatico (eufemismo ..sic!) vedere il proprio indirizzo di posta elettronica, in chiaro, spedito ad altre persone :-(
La comunità di Internet è costantemente bombardata da queste catene di sant'antonio che arrivano con la posta elettronica. Questi messaggi narrano ogni sorta di notizie lacrimose, allarmanti, in merito a presunte malattie di personaggi non meglio identificati. Ogni destinatario del messaggio è invitato a inviarne una copia ai propri amici e conoscenti. Purtroppo, ci sono molte varianti "su questo tema".Al giorno d'oggi Internet consente di inviare un messaggio a centinaia di persone con un semplice clic del mouse e a un costo apparentemente irrilevante. In realtà il costo di queste operazioni non è per nulla irrilevante. Lo dimostra un semplice calcolo. Immaginiamo che una di queste "anime buone" invii il messaggio a sole dieci persone, anche se in realtà molti lo spediscono a tutti gli indirizzi della propria rubrica. Immaginiamo che ciascuno dei destinatari spedisca il messaggio ad altre dieci, venti persone, e così via. Dopo nove soli passaggi la Rete è sommersa da un miliardo di messaggi, con il risultato di bloccare i server.
Se si provasse poi a calcolare il tempo necessario per leggere e cestinare questa massa di messaggi apparentemente innocenti e innocui, si vedrebbe che la spesa per le società e per i singoli non è per nulla irrilevante. I messaggi delle chain letter in genere non recano alcuna indicazione della persona che ha inviato il messaggio per prima e quindi è impossibile controllarne l'autenticità.
Se ricevete una chain letter con la posta elettronica, la soluzione più saggia consiste nel cestinarla. Evitate di inviare il messaggio ad amici e parenti perché otterreste il risultato di intasare i server.Inoltre, non è assolutamente simpatico (eufemismo ..sic!) vedere il proprio indirizzo di posta elettronica, in chiaro, spedito ad altre persone :-(
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(C) 2008 by Paolo Attivissimo (http://www.attivissimo.net/)
cheyenne
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