L'FBI ha dato il via ad un progetto dell'ammontare 1 miliardo di dollari per realizzare la più grande banca dati del mondo, un progetto senza precedenti che possa dare al governo la possibilità di identificare le persone negli Stati Uniti ed all'estero. Immagini digitali del volto ed impronte digitali sono gia immagazzinati nei sistemi dell'FBI in ambienti controllati e sicuri. Il mese prossimo, l'FBI intende affidare l'appalto con un contratto decennale che espande in modo significativo la quantità di dati ed il tipo di informazioni biometriche ricevute. Nei prossimi anni, le autorità di polizia di tutto il mondo, saranno in grado di contare su un imponente database di scansioni dell'iride, di volti e di cicatrici che è forse l'unico sistema per identificare criminali e terroristi, risolvendo la gran mole di crimini commessi.L'FBI conserverà, su richiesta dei datori di lavoro, le impronte digitali dei dipendenti che, in passato hanno subito procedimenti penali in modo che possano essere notificate, allo stesso, eventuali successivi reati.
Creare un database "globale" credo che non sia concettualmente un'idea errata perchè permetterebbe l'identificazione certa ed immediata di criminali pericolosissimi che, spesso, spariscono nel nulla. La cosa che mi lascia molto perplessa, d'altro canto, è la sicurezza dei dati. Se il database fosse unico, potrebbe essere oggetto di sabotaggio da parte di reti terroristiche e, se fosse sezionato nei vari stati, questi stessi dovrebbero garantirne la sicurezza dei dati in modo certo perchè, se anche parte di questi archivi, dovesse finire nelle mani di cybercriminali, si potrebbe ipotizzare un mega furto di identità che vanificherebbe il progetto stesso. Questo alla luce del divario tecnologico che vige in diversi stati del mondo, rispetto ai paesi più evoluti. Il problema sicurezza informatica è complessissimo e mai certo, purtroppo.
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