giovedì 22 novembre 2007

Cui Prodest?

Piccole riflessioni a proposito dell'allarme lanciato da uno studio del Nemertes Research Group e riportate con titoli cubitali da vari quotidiani che delineano scenari catastrofici su Internet che rischierebbe il tracollo nel 2010, a causa dell'eccessiva quantità di dati che circolano in rete.
Nel prima comma dell'articolo su questo Blog dal titolo "Spam: il cuore del Cybercrime " ho riportato che Vinton Cerf fu il primo a parlare di "collasso di Internet" PER ALTRE RAGIONI che non sto a ripetere ma, che, sinteticamente, sono riassunti nello stesso titolo.
I miei occhi scorrono prima velocemente e poi pian piano le varie pagine dei quotidiani e, cerco, invano ..... ahimè...!!, di trovare qualcosa che colleghi i titoli alla lotta al Cybercrime. Nulla di nulla .......Ecco che la domanda sorge spontanea ... ancora una volta: cui prodest?
Fermo restando che l'analisi Nemertes, è - senza ombra di dubbio - veritiera, e che l'allarme "intasamento web" non sia una novità, anche se - occorre sottolinearlo con forza - , c'è differenza tra "l'analisi di Nemertes" ed il relativo comunicato stampa. (esempio di disinformazione? O_O )

Mi sono chiesta a chi giova questo "tipo" di allarme?

Computeronlineworld mi dà un aiuto nella risposta che è a sua volta confermata da Techdirt: non è un caso, che la ricerca di Nemertes sia sostenuta dall’IIA (Internet Innovation Alliance) , un’associazione che raccoglie tra gli altri il grande provider statunitense AT&T. Per quanto credibile, insomma, il grido d'allarme non è del tutto disinteressato ;)
Si potrebbe pensare ad una malcelata richiesta di ulteriori fondi da parte del Governo USA? Inoltre, che dire dell'opinione sulle UC (Unified Communications) in cui Irwin Lazar Principal analyst Nemertes Research Group scrive: "UC makes it easier for people to get in touch with one another, to avoid playing phone tag, and to avoid leaving messages in multiple mailboxes." (UC facilita le comunicazione tra gli internauti evitando l'uso del telefono o l'invio di molteplici email. )

e riportata nel link di Microsoft relativo a : "Ready for Business The convergence of e-mail, voice mail,instant messaging, and videoconferencing spells big gains for the people-ready business."
Un'altra contraddizione??
Infine, come non concordare ancora una volta con Dario Bonacina che nel
Blog "dice la sua" ;) sulla situazione italiana del Digital Divide :

"Adesso aggiungo la mia: consapevoli dello stato della Rete italiana, ad oggi ancora nelle mani di un incumbent che detiene una posizione dominante sul mercato, e che in molte realtà è priva di banda realmente larga, mentre in altre realtà è notevolmente precaria (basti pensare alla qualità delle connessioni broad band che crashano durante un temporale, per non parlare dell’umidità che mina l’affidabilità del contenuto di molti armadietti), pensiamo a cosa potrebbe accadere se tutta l’utenza italiana avesse accesso - ad esempio - a soluzioni come Alice Home TV (che guarda caso è attualmente indisponibile) o Alice 20 Mega. Secondo me il 2010 cadrebbe dopodomani."

Tutto questo mentre i "piccoli provider" come Intratec/Vira ed Elitel hanno rischiato la chiusura - questa estate - come riportato da
Punto Informatico

e, ultimissima news (grazie a Dario Bonacina) il sito http://www.elitel.it/ non è più accessibile (Aggiornamento: il sito elitel è stato ripristinato)

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GLOSSARIO

Broadband: Banda larga. Indica la larghezza della banda di rete ossia la capacità di convogliare con un unico mezzo diversi segnali allo stesso tempo. Generalmente si tratta di cavi coassiali. Viene anche chiamata "Wideband".


cheyenne

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