Sei un pirata e ti tolgono la connessione.
Stamattina, fornitori d’accesso a Internet e rappresentanti di case discografiche e cinematografiche hanno firmato un accordo per rendere la vita infernale ai pirati della rete.
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Stamattina, fornitori d’accesso a Internet e rappresentanti di case discografiche e cinematografiche hanno firmato un accordo per rendere la vita infernale ai pirati della rete.
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"Corriamo il rischio di essere testimoni di una massiccia distruzione della cultura", ha dichiarato il presidente francese Nicolas Sarkozy in un discorso di sostegno alla misura. "Internet non deve diventare un Far West high-tech, una zona senza regole dove i fuorilegge possono saccheggiare o peggio trafficare i prodotti nella più totale impunità. E a spese di chi? Degli artisti", ha aggiunto.
Per l'industria discografica "questa è l'iniziativa più importante mai presa per vincere la guerra contro la pirateria online", ha commentato John Kennedy, capo dell' International Federation of the Phonographic Industry (Ifpi), l'ente preposto alla salvaguardia degli interessi delle maggiori etichette discografiche.
Per le associazioni dei consumatori invece il provvedimento è troppo restrittivo, "potenzialmente distruttivo per la libertà, antieconomico e contro la storia digitale", come ha commentato Que Choisir dell'associazione consumatori UFC.
fonte Reuters
mah ! un primo commento "a caldo" : "sostanzialmente" è in linea con le leggi del copyright.
E' un primo passo per decongestionare un traffico internet che per certi aspetti è senza controllo, riferito, cioè a tutta una serie di attività illecite......
Rimane ancora aperto il problema (anche in Italia) del singolo utente che usa il P2P per uso personale ........ ed, inoltre, mi rimane sembre un dubbio: perchè se compro un libro e lo presto ai miei amici NON commetto reato?
Per l'industria discografica "questa è l'iniziativa più importante mai presa per vincere la guerra contro la pirateria online", ha commentato John Kennedy, capo dell' International Federation of the Phonographic Industry (Ifpi), l'ente preposto alla salvaguardia degli interessi delle maggiori etichette discografiche.
Per le associazioni dei consumatori invece il provvedimento è troppo restrittivo, "potenzialmente distruttivo per la libertà, antieconomico e contro la storia digitale", come ha commentato Que Choisir dell'associazione consumatori UFC.
fonte Reuters
mah ! un primo commento "a caldo" : "sostanzialmente" è in linea con le leggi del copyright.
E' un primo passo per decongestionare un traffico internet che per certi aspetti è senza controllo, riferito, cioè a tutta una serie di attività illecite......
Rimane ancora aperto il problema (anche in Italia) del singolo utente che usa il P2P per uso personale ........ ed, inoltre, mi rimane sembre un dubbio: perchè se compro un libro e lo presto ai miei amici NON commetto reato?
C'è qualcosa che mi sfugge? O_O
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Aggiornamento:
Reazioni, polemiche e critiche giungono da tutte le parti.
Se l'opposizione condanna le misure attraverso la voce dei deputati socialisti Christian Paul e Patrick Bloche, che parlano di risposte "inquietanti" e "la tentazione di sorveglianza permanente del web, alcune voci della maggioranza si uniscono al coro anti-olivennes. I deputati UMP Marc Fur ed Alain Suguenot deplorano e condannano la creazione di quest'autorità pubblica che avrebbe competenza per prendere sanzioni nei confronti dei internauti.
Rimane da misurare l'efficacia di tali misure che passeranno per il Parlamento ed il cui costo finanziario potrebbe essere elevato. Diversi specialisti mettono già in guardia rispetto "ai costi" di queste misure. Secondo loro, le grandi reti di scambio pubbliche (P2P) si trasformeranno in reti private di tipo Darknet criptate ed anonime "la P2P è soltanto la parte emersa dell'iceberg".
I proprietari delle "major" erano ben rappresentati all'Eliseo: il Presidente di Universal, Pascal Nègre, società d'autore come Sacem, ma anche professionisti del cinema (Guy Verrechia di UGC, Nicolas Seydoux del Gaumont, Claude Berri) ed artisti come Patrick Bruel o Marc Lavoine.
Rimane da misurare l'efficacia di tali misure che passeranno per il Parlamento ed il cui costo finanziario potrebbe essere elevato. Diversi specialisti mettono già in guardia rispetto "ai costi" di queste misure. Secondo loro, le grandi reti di scambio pubbliche (P2P) si trasformeranno in reti private di tipo Darknet criptate ed anonime "la P2P è soltanto la parte emersa dell'iceberg".
I proprietari delle "major" erano ben rappresentati all'Eliseo: il Presidente di Universal, Pascal Nègre, società d'autore come Sacem, ma anche professionisti del cinema (Guy Verrechia di UGC, Nicolas Seydoux del Gaumont, Claude Berri) ed artisti come Patrick Bruel o Marc Lavoine.
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In Francia si scarica illegalmente due volte in più che in Germania, tre volte in più che in Gran Bretagna, cinque volte di più che negli Stati Uniti: è, quindi, il 'paradiso della pirateria' secondo quanto ha dichiarato a Le Monde Denis Olivennes, direttore generale della Fnac e autore del rapporto.
cheyenne
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