Facciamo un passo indietro: Microsoft, avendo integrato il supporto Mp3 all'interno del Windows MediaPlayer, fu accusata del furto del brevetto dall'Alcatel-Lucent. La Microsoft, in realtà, aveva corrisposto, per acquisire i diritti d'uso su tale tecnologia, ben 16 milioni di dollari al Fraunhofen Institute,istituto di ricerca tedesco, detentore del brevetto assieme alla Bell Labs ed al gigante francese dell'elettronica Thomson che, però, non avevano ricevuto nessuna corresponsione. Allorquando la Bell Labs fu assorbita dalla società francese di telecomunicazioni Alcatel assieme alla Lucent, la novella società richiese a Microsoft il pagamento dei diritti trascinandola in tribunale. Nel febbraio 2007, una giuria ritenne che Microsoft aveva violato il diritto relativo al brevetto dello standard di compressione audio Mp3 condannandola ad una multa basata sul valore totale dei pc venduti e contenenti il Windows MediaPlayer preinstallato.
Tom Burt, Microsoft Corporate Vice President and Deputy General Counsel, ha definito l'attuale
la decisione della corte - una vittoria per i consumatori di musica digitale ed un trionfo per il senso comune nel sistema dei brevetti -.
Tom Burt, Microsoft Corporate Vice President and Deputy General Counsel, ha definito l'attuale
la decisione della corte - una vittoria per i consumatori di musica digitale ed un trionfo per il senso comune nel sistema dei brevetti -.
The Federal Circuit ha confermato che il giudice Brewster è stato corretto nel dichiarare che Microsoft non ha violato il brevetto '457. Questo imprevedibile risvolto, però, a detta di alcuni osservatori, potrebbe portare le aziende produttrici di hardware e software che utilizzano il formato Mp3, ad optare per formati di compressione open-source come ad esempio l'Ogg Vorbis.Intanto, Microsoft, ha sviluppato un suo formato di compressione, il WMA, in risposta all'esito fino ad oggi incerto della controversia con l'Alcatel-Lucent.
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