Gli americani riscoprono il latino e il greco
Il fenomeno è particolarmente evidente negli Stati Uniti. Dagli anni Novanta gli studenti universitari che frequentano corsi di greco e di latino sono aumentati del 30%. La crescita riguarda sempre di più anche le scuole secondarie e persino le medie. Come si spiega questo boom classicista nel Paese della new economy e delle nuove tecnologie? In parte si tratta di una ricerca di distinzione all'interno di un sistema educativo sempre più massificato e al tempo stesso sempre più competitivo. L'aver studiato una lingua classica sta diventando una sorta di messaggio in codice sia verso il mondo del lavoro che verso le migliori graduate schools.
Un messaggio di serietà e curiosità intellettuale, che peraltro si ricollega ad un'antica tradizione del mondo anglosassone.
Qui le scuole medie una volta si chiamavano grammar schools e la grammatica che si imparava per prima era quella latina. Fino all'Ottocento, per entrare ad Harvard bisognava saper parlare latino «suo — ut aiunt — Marte» («con le proprie forze, come si dice»: cioè da soli, senza aiuto).
Qui le scuole medie una volta si chiamavano grammar schools e la grammatica che si imparava per prima era quella latina. Fino all'Ottocento, per entrare ad Harvard bisognava saper parlare latino «suo — ut aiunt — Marte» («con le proprie forze, come si dice»: cioè da soli, senza aiuto).
In un recente sondaggio, due terzi delle università Usa hanno dichiarato che, a parità di fattori, la conoscenza del greco o del latino conferisce agli studenti una marcia in più.
E con ciò arriviamo alla molla più rilevante dietro al revival delle lingue classiche: il loro apprendimento ha un elevato valore formativo. Studiarle significa allenare non solo la memoria e l'attenzione per il dettaglio, ma anche le capacità logiche e di ragionamento critico.
Si sviluppano in questo modo competenze generali sulle quali appoggiare le molteplici competenze specifiche che si acquisiscono in seguito o in parallelo.
continua >>> l'articolo pubblicato sul Corriere.it
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E' una di quelle news che personalmente leggo in salsa agro-dolce.
Perchè?
Per un verso, la "riscoperta" del latino e greco da parte delle future classi dirigenti in America ed altri paesi aglosassoni donano "lustro" a quel che furono le nostre radici storiche e culturali.La tecnologia che sposa la storia. Scuola e università americane che sono impegnate in un percorso multidisciplinare nell'ottica di un'ampio Know-how per la formazione dei futuri
manager. Fantastico!
Per un verso, la "riscoperta" del latino e greco da parte delle future classi dirigenti in America ed altri paesi aglosassoni donano "lustro" a quel che furono le nostre radici storiche e culturali.La tecnologia che sposa la storia. Scuola e università americane che sono impegnate in un percorso multidisciplinare nell'ottica di un'ampio Know-how per la formazione dei futuri
manager. Fantastico!
Com'è la situazione nel Belpaese?
E' lecito affermare che è tragica, oppure corriamo il rischio di sentirci rispondere di evitare di piangerci addosso ancora una volta?
Cos'altro aggiungere sulla massiccia fuga dei nostri cervelli all'estero?
Cos'altro aggiungere al drammatico problema dei tagli alla ricerca in Italia?
Ai nostri giovani sono date le medesime opportunità lavorative a parità di formazione?
Lo stesso articolo pone dei raffronti tra la scuola americana e italiana.
Greco e latino sono studiati solo al Liceo classico e, in aggiunta, con un orario scolastico effettivo inferiore rispetto alle scuole americane.
I laureati in queste discipline dovranno fare domanda nelle Facoltà e aziende statunitensi per trovare lavoro?
A differenza dei loro nonni, prenderanno un aereo invece della nave e al posto della valigia di cartone porteranno un trolley .....
cheyenne
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