La novità non sta tanto nell’aumento delle vendite di questi apparecchi, che peraltro sono diffusi già da tempo come oggetto del desiderio di teenager e appassionati hardcore gamers che cercano magic swap ps2, ma nel diverso approccio con cui ad essi ci si avvicina e quindi nel loro target.
La console di videogiochi è entrata a far parte della vita quotidiana di molte famiglie: non più ragazzini che passano i loro pomeriggi da soli davanti allo schermo ma intere famiglie che trascorrono insieme un po’ di tempo libero sfidandosi a colpi di joypad. In principio era la Playstation, che per marcare la sua apertura ad un nuovo pubblico si era tinta di rosa, una strategia di marketing rivolta ad avvicinare anche le ragazze ad un oggetto tipicamente maschile.
Da allora le case produttrici di videogiochi hanno messo in atto le strategie più disparate per ampliare il loro pubblico, anche attraverso scelte di marketing singolari come avere tra i loro testimonial attori e personaggi dello spettacolo ultracinquantenni. E’ il caso della Nintendo che, oltre a scegliere Nicole Kidman per pubblicizzare la sua console portatile Nintendo DS, ha creato pubblicità dallo sfondo casalingo dove mamma e papà osservavano soddisfatti i loro figli che grazie a questa console si divertivano ad imparare l’inglese e la matematica fino a tarda sera nella loro cameretta.
Per non parlare del successo riscosso dalla Wii, sempre di casa supercard Nintendo: in una delle sue prime pubblicità Giorgio Panariello veniva battuto a tennis dalla nonna, stando semplicemente nel salotto di casa.
Sono stata rapita anch'io da questa console e dai giochini matematici, dai quiz, dalla guida alla cucina. Certo non riuscirei mai ad essere al passo con gli accaniti teenagers ma trovo, alcuni dei "giochi" di questa console un passo più intelligenti e didattici rispetto a quelli attualmente in commercio.
La console di videogiochi è entrata a far parte della vita quotidiana di molte famiglie: non più ragazzini che passano i loro pomeriggi da soli davanti allo schermo ma intere famiglie che trascorrono insieme un po’ di tempo libero sfidandosi a colpi di joypad. In principio era la Playstation, che per marcare la sua apertura ad un nuovo pubblico si era tinta di rosa, una strategia di marketing rivolta ad avvicinare anche le ragazze ad un oggetto tipicamente maschile.
Da allora le case produttrici di videogiochi hanno messo in atto le strategie più disparate per ampliare il loro pubblico, anche attraverso scelte di marketing singolari come avere tra i loro testimonial attori e personaggi dello spettacolo ultracinquantenni. E’ il caso della Nintendo che, oltre a scegliere Nicole Kidman per pubblicizzare la sua console portatile Nintendo DS, ha creato pubblicità dallo sfondo casalingo dove mamma e papà osservavano soddisfatti i loro figli che grazie a questa console si divertivano ad imparare l’inglese e la matematica fino a tarda sera nella loro cameretta.
Per non parlare del successo riscosso dalla Wii, sempre di casa supercard Nintendo: in una delle sue prime pubblicità Giorgio Panariello veniva battuto a tennis dalla nonna, stando semplicemente nel salotto di casa.
Sono stata rapita anch'io da questa console e dai giochini matematici, dai quiz, dalla guida alla cucina. Certo non riuscirei mai ad essere al passo con gli accaniti teenagers ma trovo, alcuni dei "giochi" di questa console un passo più intelligenti e didattici rispetto a quelli attualmente in commercio.
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